Alla (ri)conquista dello Stretto

L'arconatese Luca Monolo è pronto a rituffarsi in acqua per la Traversata dello Stretto di Messina. E' il terzo anno consecutivo: con lui, come nel 2014, l'amico Tony Trippodo.

Dice un vecchio detto che “non c’è due senza tre”. E chissà che allora non abbia pensato proprio a questo Luca Monolo. “Buona la prima” e pure la seconda, insomma, sotto adesso con la terza, perché l’ex assessore di Arconate e pluricampione di nuoto tra gli anni ’80 e ’90 (attualmente iscritto alla Nuotatori Milanesi), è pronto il prossimo 9 agosto a rituffarsi nuovamente in acqua per la traversata dello Stretto di Messina. Da Punta Faro a Villa San Giovanni (costa calabrese), poco più di 5 chilometri e 200 metri in quel tratto di profondo mare blu che divide la Sicilia dal resto della nostra Penisola, alla fine ancora una volta le emozioni si mischieranno con la fatica e l’adrenalina della competizione. E ancora una volta l’arconatese potrà fare affidamento sull’amico e compagno di società Tony Trippodo (altro atleta appunto della Nuotatori Milanesi) che, come era accaduto già nel 2014, anche in questo 2015 parteciperà insieme a lui alla manifestazione. “Le esperienze dei due anni precedenti sono state qualcosa di unico ed eccezionale – spiega lo stesso Monolo – Così ho deciso di riprovarci, anzi devo ammettere che ormai l’iniziativa è diventata un momento che non può mancare nel mio calendario personale delle competizioni dell’anno. C’è la gara vera e propria, certo, ma è soprattutto il clima e l’atmosfera che si respirano a rendere l’appuntamento speciale. Tutto ciò che sta attorno, insomma: sei in mezzo al mare, la gente che ti incita e fa il tifo e poi le bellezze naturalistiche e paesaggistiche attorno. Se la fai una volta, ci vuoi andare sempre”. Forza, allora, in acqua, pronti a vivere uno degli eventi internazionali di nuoto di fondo vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati e gli amanti della disciplina, con quella lunga storia e tradizione iniziata nel lontano 1954. “Siamo pronti – concludono Luca e Tony – La concentrazione è massima, la tensione cresce giorno dopo giorno”.