Pietro Scidurlo, costretto sulla sedia a rotelle fin da piccoli, è pronto per una nuova e straordinaria esperienza. Oltre 1000 chilometri in handbike lungo la via Francigena.
Una speciale bici handbike fuoristrada, lo zaino in spalla e quell’immancabile grinta che lo contraddistingue da sempre. Non esistono barriere al mondo che non puoi superare: “Basta avere la forza di volontà”. E di forza di volontà Pietro Scidurlo ne ha davvero “da vendere”. Così, eccolo pronto per un’altra e straordinaria impresa. “Avventura vuoi dire; le imprese le fanno gli eroi – ci tiene a sottolineare il 36enne di Somma Lombardo, in provincia di Varese, costretto fin da piccolo a vivere su una sedia a rotelle”. Sì, ma che avventura! Perché dopo avere percorso per ben quattro volte (due in carrozzina e due in handbike) il Cammino di Santiago ed essersi cimentato con la traversata del Ticino e del Po da Somma fino a Venezia, adesso si parte di nuovo, stavolta destinazione la via Francigena. “Proveremo a percorrere gli oltre 1000 chilometri che separano il Colle del San Bernardo da Roma – racconta Scidurlo, tra l’altro anche presidente dell’associazione Free Wheels Onlus, impegnata in prima linea appunto per la disabilità – Con me, poi, ci saranno Fabio Dipinto (videomaker che realizzerà un documentario) e lo staff di SloWays (tour operator del Movimento Lento, da anni impegnati nella divulgazione del viaggio a piedi e in bicicletta), da cui è partita l’idea e con cui si lavorerà assieme alla mappatura di una via adatta a tutti”.