Il lavoro fatto ha evitato la chiusura di 15 dei 61 uffici lombardi. Ma la Lega Nord continua la sua battaglia al fianco di tutte le comunità che verrano private del servizio.
“Ringraziamo il presidente Maroni per il lavoro che è stato fatto e grazie al quale è stata evitata la chiusura di 15 dei 61 uffici postali lombardi previsti dal piano di razionalizzazione di Poste Italiane. La Lega Nord però continua nella sua battaglia perché 45 comunità di queste Regioni verranno private di un servizio pubblico e tutto ciò creerà disagi alle popolazione più fragile come anziani e pensionati. E questo non va bene. Penso ad esempio alle comunità della provincia di Milano che sono state totalmente dimenticate come San Lorenzo di Parabiago, Sant’Ilario di Nerviano e Casone”. Così oggi in aula il vicepresidente del Consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti nel question time sul piano chiusure degli sportelli postali in Lombardia. “La Lombardia – dice Cecchetti – merita più’ rispetto. Se oggi Poste fa utili lo deve al giro di affari che arriva anche da questa Regione e dal regime di monopolio grazie al quale ha potuto operare indisturbata in questi anni con i soldi dei cittadini. Gli stessi cittadini che ora ricevono uno schiaffo e vengono privati dei servizi più elementari. E’ ormai chiaro a tutti che questo Governo – aggiunge Cecchetti – considera la Lombardia una colonia. Basti pensare che siamo la regione che paga più di tutte le altre, ben 54 miliardi all’anno, e per contro Roma ci taglia servizi e trasferimenti, impone nuove tasse e non muove un dito per salvare le nostre eccellenze come il Gp di Monza. Serve – conclude Cecchetti - uno scatto d’orgoglio da parte di tutta la classe politica lombarda per evitare di farci mettere, anche questa volta, i piedi in testa dallo stato centrale”.