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Sport, Arconate

Capri-Napoli... Chiamateli campioni!

Luca Monolo, Alessandro Gesini, Pietro Barlocco e Daniela Sabatini ce l'hanno fatta: hanno vinto la non competitiva Capri - Napoli di nuoto nella categoria staffette.

Il cronometro si ferma a 7 ore e 40 minuti. Numeri che sono destinati a entrare nella storia. Numeri che soprattutto significano solo e soltanto una cosa: vittoria. Luca Monolo, Alessandro Gesini, Daniela Sabatini e Pietro Barlocco ce l’hanno fatta. Eccoli i nuovi campioni della non competitiva Capri – Napoli, vera e propria “chicca” nel palcoscenico degli appassionati e degli amanti di nuoto e di fatto la naturale anteprima della prestigiosa Coppa del Mondo in programma il prossimo mese di settembre. “Ancora facciamo fatica a crederci – racconta Monolo – Non abbiamo mai fatto mistero che l’obiettivo era essere protagonisti, provare a puntare al primo posto, ma adesso che il gradino più alto del podio è diventato realtà, l’emozione e la gioia sono qualcosa che difficilmente si riescono a descrivere a parole”. I quattro (tutti atleti di grande livello e qualità; e oggi più che mai simbolo di una Lombardia sportiva: Monolo è, infatti, di Arconate, Gesini e Barlocco di Bergamo e Sabatini di Varese), in gara nella categoria staffette, hanno letteralmente sbaragliato la concorrenza. La partenza subito forte, poi per i 36 chilometri la tattica e la gestione delle forze e del gioco di squadra sono state certamente l’arma in più per tagliare il traguardo in prima posizione. “L’adrenalina, la concentrazione e la tensione è come se si mischiassero assieme, diventando quasi una cosa sola – continuano – Sei in mare aperto, la corrente che in alcuni punti è più forte, il sole e il caldo, fondamentale allora, oltre alla preparazione, è la testa. Ogni singolo istante della prova è qualcosa di unico e particolare: il via, ad esempio, l’emozione di esserci; o ancora dopo i 15 chilometri quando ti rendi conto di essere appunto in mezzo al mare; oppure la salita e la discesa dal gommone durante i vari cambi, il momento che inizi ad intravedere l’arrivo e fino a quando a 500 metri dalla fine abbiamo chiesto al giudice di poter percorrere l’ultimo tratto tutti e quattro assieme tagliando così il traguardo. Un’esperienza davvero straordinaria e fantastica”.

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