"La discarica di amianto tra Busto Garolfo e Casorezzo non si farà". Lo ha detto l'assessore Regionale, Massimo Garavaglia, durante un convegno a Casorezzo.
"Grazie alla collaborazione con l'assessorato di Claudia Terzi, abbiamo trasformato il nostro no politico - che risale ormai a molto tempo fa - in un no tecnico. La discarica di amianto tra Casorezzo e Busto non si farà". E' intervenuto così Massimo Garavaglia, Assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione durante un convengo a Casorezzo. "Attenzione: non è che ogni azione nell'ambito della gestione e dello smaltimento dei rifiuti sia sbagliata a prescindere. In questo caso, si: prima con il piano rifiuti varato nel 2014, e poi con un decreto di gennaio, sono stati rivisti i criteri - ora più stringenti - così che questo progetto è ora oggettivamente infattibile. E' sbagliato a prescindere, non solo a Casorezzo". L'assessore lombardo ha commentato la vicenda tenendo presente anche le problematiche di carattere nazionale sull'argomento: "Sulla questione della gestione dei rifiuti abbiamo subito gravi ingiustizie. I termovalorizzatori sono presenti in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, non altrove. Non possiamo chiuderli: perchè? Perchè i rifiuti provenienti dalle altre regioni italiane vengono smaltiti qui da noi, dato che altrove i fondi sono stati utilizzati mali, sprecati, o spariti chissà dove. Non è una mancanza di solidarietà, ma una mancanza di equità. Non è giusto nei confronti della salute dei nostri cittadini" Garavaglia ha concluso il suo intervento ricordando la norma per la semplificazione dello smaltimento dell'amianto, per favorire l'autosmaltimento riducendo i costi per i cittadini, e tutelando allo stesso tempo la loro salute.