Iniziando a percorrere il Decumano, nei pressi dell'ingresso ovest, sulla destra appare al visitatore una piccola struttura, tutta bianca, con la scritta 'CARITAS', al di là di un prato verde interrotto dai vialetti per l'accesso e l'uscita dall'edificio. Appena ci si avvia sul vialetto di ingresso, si nota sull'erba verde un numero, 000, realizzato con i sassolini bianchi, con un fiore piantato al centro, che dal 19 maggio, giorno del Caritas Day, ha sostituito il precedente 805.
Ed ecco l'Edicola, realizzata dallo studio Piuarch, che si presenta come un cubo spezzato, dove l'involucro rappresenta il rivestimento esterno di un'idea che trova la sua espressione all'interno.
Attraverso un percorso multimediale che fa riferimento all'episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, e che presenta come tema centrale 'DIVIDERE PER MOLTIPLICARE', il visitatore, varcata la soglia, non rimane un semplice spettatore, ma il protagonista di un'esperienza nuova. Ascoltando i messaggi e vedendo le immagini, si può percepire il profondo significato di un allestimento che si collega alle parole di Papa Francesco, il quale ricorda che la parabola di Gesù ci insegna che, se c'è la volontà, quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso. Ecco perché è corretto pensare che, per nutrire il pianeta, non vi sia altra strada che quella della condivisione, la sola divisione che non diminuisce ma moltiplica le risorse e le energie.
Il visitatore inizia il percorso lungo diversi ambienti, ognuno di essi dedicato ad un'esperienza specifica. La prima tappa presenta una mappa che indica la diffusione di centri Caritas nel mondo, presenti in oltre 200 Paesi, a supporto delle fasce più deboli ed emarginate della popolazione.
Al centro di questo itinerario è collocata un'opera d'arte: l'installazione 'Energia', realizzata nel 1973 dall'artista tedesco Wolf Vostell, appartenente al movimento Fluxus e padre dell'Happening europeo, il quale ha ottenuto nell'anno scorso, per il suo impegno civile, un importante riconoscimento postumo, il Premio Internazionale Per la Difesa dei Diritti Umani assegnato da Henry Kissinger durante una grande cerimonia al Museo del Muro di Berlino. L'opera, proveniente dal museo di Malpartida, nella regione dell'Estremadura in Spagna, è costituita da un'automobile Cadillac, circondata da forme di pane. L'accostamento irriverente tra uno status symbol e il bene di prima necessità rappresenta una denuncia contro la società consumistica. Inoltre, la ruggine che sta devastando l'automobile mostra quanto la ricchezza sia effimera. Sui sedili della Cadillac sono collocate delle armi, che indicano lo spreco di milioni di dollari, per consentire una guerra lunghissima e inutile che si stava conducendo in quegli anni, quella del Vietnam, mentre tanta gente stava morendo di fame. L'Energia del pane cinge l'auto come un correttivo, un medicamento per ristabilire l'equilibrio interiore.
Continuando il percorso di visita, un altro elemento che colpisce è l'installazione composta da monete da 2 e da 5 centesimi di euro, che riflette l'enorme diseguaglianza della ricchezza economica nel mondo. La torre centrale rappresenta la ricchezza di poche persone (l'1% della popolazione mondiale possiede il 50% delle ricchezze del mondo), mentre le rimanenti, sparse intorno, rappresentano quel poco che rimane alla stragrande maggioranza della popolazione, così come oltre l'80% della popolazione mondiale vive con meno del 6% della ricchezza mondiale. Un impatto semplice e duro al tempo stesso, che dà la misura dell'ingiustizia sociale e dell'impegno di Caritas a combatterla.
Nella quarta tappa è mostrato come il messaggio 'Dividere per Moltiplicare' è insito nel mondo dalle sue origini, come dal Big Bang ha avuto origine il mondo, da una coppia di cellule ciascuno di noi, fino alle nuove opportunità digitali, nella convinzione che la condivisione delle competenze e delle conoscenze moltiplichi le energie a favore di un benessere più equo e diffuso.
L'esperienza individuale che il visitatore vive, all'interno dell'Edicola, può divenire collettiva e continuare sulla rete anche fuori e dopo l'Expo. E' il momento in cui viene chiesto un coinvolgimento personale affinché la condivisione divenga realtà. Infatti, al termine del percorso, ognuno è invitato a lasciare un breve video messaggio: un pensiero, un'esperienza, un'emozione che racconti un 'momento di condivisione', e che sarà montato con quello degli altri visitatori, formando un collage di racconti in tante diverse lingue del mondo, come eredità collettiva e spirituale di un'esperienza che sarà poi condivisa e dunque moltiplicata sui social media.
Dopo la visita, anche quel numero, 000, acquista un senso, dopo aver annullato, attraverso la 'Carità' quel 805, riferito ai milioni di persone che soffrono ogni giorno la fame.
L'evento in Duomo: 'Tutti siete invitati'