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Scuola, Inveruno

Nuove scuole: ancora molte incognite

Dall’area ex Belloli alla futura struttura per gli alunni. Un dibattito più che mai vivo e acceso.

La storia infinita. Le trattative tra il Comune e i proprietari dell’ex area Belloli, identificata dalla nuova Amministrazione come luogo ideale per la realizzazione delle nuove scuole elementari, sembrano andare per le lunghe. “Appena insediati abbiamo immediatamente preso contatti con il direttore dei lavori di messa in sicurezza dell’area, per smaltire l’amianto misto a macerie che è stato raccolto in circa 410 big bags (smaltimento effettuato solo dopo mia ordinanza contingibile e urgente, in cui chiedevo la rimozione entro e non oltre venti giorni, pena il ricorso a vie legali da parte dell’ente comunale) – spiega il sindaco Sara Bettinelli – A meno di un anno dall’insediamento, ora l’area non ha elementi di pericolo, il che per noi è già un grandissimo risultato. Per quanto concerne i rapporti con la proprietà, riteniamo che aver atteso dodici mesi, con incontri con delegati che non hanno portato a nulla, sia più che sufficiente. Sinceramente la nostra pazienza è esaurita. Quindi se entro giugno non arriva una proposta concreta e realisticamente accoglibile da parte della proprietà, procederemo ad attuare quanto previsto dal PGT: ossia muteremo la destinazione d’uso di tutta l’area a pubblica utilità per il bene della collettività di Inveruno e Furato”. La precedente Amministrazione aveva già presentato un progetto di realizzazione delle nuove scuole Elementari, espandendo e riqualificando l’attuale edificio delle Medie in via Palestro, una collocazione che l’attuale primo cittadino e il suo gruppo però hanno da sempre osteggiato, già prima del loro insediamento in Comune: “Il vecchio progetto prevedeva spazi nuovi attaccati a una struttura vecchia, la cui riqualificazione non è mai stata di fatto programmata; inoltre, la scuola media esistente ha costi di mantenimento molto elevati e secondo noi collocare bambini delle Elementari nella stessa area in cui sono presenti ragazzi delle Medie e delle Superiori e fuori dal paese non è la giusta soluzione. Per questo abbiamo pensato all’ex area Belloli: è facilmente raggiungibile e soprattutto sarebbe un edificio innovativo dal punto di vista energetico e sociale”. “Non esiste ancora il progetto della scuola, perché prima di elaborarlo dobbiamo ottenere la proprietà dell’area, però sappiamo che dovrà costare intorno ai quattro milioni e mezzo di euro – commenta Maria Zanzottera, assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica - Vogliamo che sia un edificio sostenibile dal punto di vista energetico, raggiungendo la classe A+, in modo che i costi di mantenimento siano prossimi allo zero; dal punto di vista sociale, ovvero i ragazzi, gli insegnanti, i cittadini e le associazioni giovanili dovranno poter partecipare alla fase di ideazione e gli edifici dovranno essere polifunzionali e aperti alla società anche dopo l’orario scolastico e dal punto di vista dei costi, ovvero con un costo di realizzazione degli edifici intorno ai 1.000 euro/mq, obiettivo raggiunto in alcune recenti realizzazioni scolastiche all’avanguardia in Europa”.

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