Castano Primo
E' ormai una consueta abitudine, nel periodo autunnale, il pellegrinaggio di cinque giorni a scopo spirituale ed umanitario al Santuario della Madonna di Lourdes. Anche quest’anno molte persone hanno deciso di vivere questa particolare esperienza con i volontari dell’UNITALSI:fra i 50 partecipanti, ben 21 ragazzi di IV superiore delle parrocchie di Castano e Buscate. Ogni persona aveva il compito di ‘barelliere’, quindi veniva a lui affidato un malato sulla sedia a rotelle da accompagnare alle numerose celebrazioni liturgiche. «Il lato forte di questa esperienza umanitaria è che non ci si conosce prima di incontrasi lì - ci dice Stefania – eppure ci si aiuta a vicenda tra noi volontari, sempre con uno spirito gioioso». Questi ragazzi hanno vissuto cinque giorni a contatto con persone che avevano malattie talvolta incurabili ma tutto ciò non si notava affatto perché esse vivono con entusiasmo ogni istante della vita e sanno mostrare lo spirito di Cristo. «È stata un’esperienza meravigliosa - ci ha detto Don Mauro - perché permette di ridimensionare le nostre scale di valori di fronte all’innumerevole sofferenza presente». Le persone il più delle volte hanno soprattutto bisogno che qualcuno le ascolti. L’emozione divenne poi molto intensa durante la Santa Messa celebrata nella grotta dove Bernadette nel 1858 vide l’‘Immacolata Concezione’ apparirle davanti. «Sono stata particolarmente colpita - ci dice Federica – quando siamo riusciti a far sorridere una ragazza afflitta da meningite cerebrale: è stato un momento stupendo perché le stavamo regalando attimi di vita, la stavamo rendendo felice sentendoci utili davvero. Lei dopotutto non chiedeva altro che quel semplice sorriso.»