Ospite del Centro di Documentazione “Le Radici e le Ali”, l’Ecomuseo dell’Est Ticino ospita per la prima volta un incontro ufficiale della Rete degli Ecomusei Lombardia sul proprio territorio. Il gruppo della Rete è formato dagli operatori provenienti da ogni angolo della Lombardia e coordinato da Alberto Mazzoleni dell’Ecomuseo della Valtaleggio. La mattinata è stata aperta dal saluto della Presidente dell’Ecomuseo dell’Est Ticino, Daniela Rimonta, la quale ha illustrato ai graditi ospiti il passaggio dall’esperienza dell’associazione “In Curia Picta” alla costituzione (soltanto nel 2008) dell’Ecomuseo dell’Est Ticino.
Il Consigliere regionale Francesco Prina – “patron” della costituzione dell’ecomuseo Est Ticino – ha spiegato agli operatori l’iter regionale di una legge firmata dall’assessore Bellotti ma costruita comunemente da rappresentanti (come egli stesso) di diversi gruppi consiliari.
Al centro della giornata di formazione per operatori ecomuseale, l’esperienza degli ecomusei della provincia di Trento. La responsabile per la Provincia Autonoma di Trento, Maria Pia Flaim, ed il Presidente dell’associazione di gestione dell’Ecomuseo del Vanoi, Mauro Cecco, hanno portato e condiviso con i presenti ecomusei la propria lunga esperienza di azione ecomuseale. “Una realtà certamente diversa quella di Trento, per contesto e per esperienza maturata nel campo della valorizzazione del territorio” – spiega la Coordinatrice dell’Ecomuseo dell’Est Ticino, Alessandra Branca – “ma alla fine il fulcro delle esperienze ecomuseali è quello della capacità di relazione con il territorio e le sue differenti realtà, nonché di un lavoro guidato da una sincera attenzione ad una valorizzazione rivolta in primo luogo alla popolazione stessa residente nell’Ecomuseo. In un imprescindibile orizzonte di sostenibilità”. Un altro caposaldo ecomuseale è il concetto di rete e coordinamento delle realtà: “Da questo punto di vista il nostro Ecomuseo Est Ticino – continuano la Coordinatrice Branca ed il Portavoce di Consulta Oreste Magni - pur nella sua incipiente attività, presenta già questa modalità come sua propria caratteristica strutturale: del resto non potrebbe essere diversamente data l’estensione e la densità associativa del territorio su cui insiste. La collaborazione con l’Ecoistituto – testimoniata dall’incontro cuggionese – ne è un esempio importante; come anche la partnership con Agenda 21”.
Oreste Magni – presidente dell’Ecoistituto della Valle del Ticino – ha poi condotto il gruppo ecomuseale e la funzionaria regionale del Dipartimento della Diffusione dei Saperi, Patrizia Fontana, per una visita illustrativa delle bellezze paesaggistiche, storiche ed architettoniche di Cuggiono, salutati in Villa Annoni dall’assessore alla Valorizzazione del territorio Maria Veneziano.