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Sport locale, Novara

Igor: lo Scudetto rimane un sogno

Al Pala Terdoppio gara 5 finisce 1-3 per le avversarie e la Pomì Casalmaggiore è Campione d'Italia. Di questa stagione rimane una Coppa Italia e la possibilità di conquistare Champions e Supercoppa.

La resa dei conti tra Igor Gorgonzola Novara e Pomì Casalmaggiore si è chiusa, forse un po’ a sorpresa, in favore di quella che è stata per tutta la stagione una sorta di mancata outsider: le casalasche, le prime a cominciare gli allenamenti lo scorso settembre, anche in vista della presenza della rosa al completo (non essendoci nessuna giocatrice impegnata con le nazionali ai Mondiali); la sorpresa del secondo posto in Regular season a dispetto della molto più quotata Liu Jo Modena; e poi questi playoff strepitosi, con l’eliminazione di Metalleghe Sanitars Montichiari e Imoco Volley Conegliano.
Non possiamo davvero dire che questa Pomì, in gara 5, non si sia meritata la vittoria: le ragazze di Novara stasera avevano davvero paura di giocare. Nonostante Signorile assicuri che “Più di così non potevamo fare”, le biancazzurre hanno dimostrato di soffrire troppo il peso delle aspettative societarie e dei tifosi, nonché il rammarico di non aver saputo chiudere la faccenda in gara 4 al tie break, quando la vittoria dello Scudetto è sfumata per solo due punti. Dobbiamo dire che la Igor stasera ha pagato essenzialmente due cose: il fatto di non essere poi questa squadra compatta e di cuore, e il mancato turnover. Dal punto di vista del carattere, la Pomì ha dimostrato di averne a secchiate più di questa Igor composta da star che, forse troppo in odore di vittoria, non ne sentono il mordente. Anche se voler entrare nella testa delle giocatrici forse è pretenzioso: speriamo che sia solo un’impressione e non la verità. Diverso il discorso panchina: Pedullà nel corso di praticamente tutta la stagione ha scelto di schierare sempre le titolari, impedendo a giovani promesse come Bonifacio o Zanette di rendersi valide alternative a cui fare ricorso nei momenti di difficoltà. E allora l’inserimento stabile di Bonifacio nel quarto set è apparsa come una mossa suicida da parte dell’allenatore di casa (ahimè abituato a perdere le finali Scudetto): il talento di Sara è indubbio, ma la sua ingenuità non ha aiutato a raddrizzare le sorti di un set che poteva essere davvero decisivo. Partenio, inserita al posto di Hill, si muove bene in campo, ma viene servita troppo poco da Signorile, poco in sintonia. E Zanette, non avrebbe forse potuto portare una ventata di freschezza nel gioco novarese, come Bianchini dall’altro lato della rete?
Affrontiamo invece il capitolo fairplay: dispiace vedere le giocatrici della Igor troppo scombussolate da rimanere in campo per assistere alla festa Scudetto di Casalmaggiore. Dispiace che i tifosi del Baluardo non abbiano omaggiato chi di fatto ha vinto con merito. Ma dispiace anche assistere alla Lega Volley Femminile che attribuisce il premio di MVP del match alla capitana casalasca Valentina Tirozzi, che in questa serie di finalissima ha incarnato l’anti-sportività fatta persona, protestando praticamente per qualsiasi cosa (e beccandosi stasera anche il cartellino giallo). E dire che il Presidente della Lega, Mauro Fabris, non si è neanche degnato nel giorno più importante per la pallavolo femminile di consegnare la coppa alla squadra vincente: chissà dov’era. E chissà dov’erano anche tutte le ragazze che fanno del volley femminile italiano un vanto: nessuna pervenuta sugli spalti del Pala Terdoppio. Non ultimo, dispiace che la diretta TV abbia mostrato la festa Scudetto, quando invece in occasione della vittoria della Coppa Italia da parte della Igor essa era stata tagliata senza pietà.
Ma chiudiamo con una nota di merito: ci si aspettava forse ancora di più di quanto fatto da questa Igor Gorgonzola Novara, seconda in Campionato ed eliminata prematuramente dalle competizioni europee. Non tutto però è da buttare: c’è stata una bella Coppa Italia conquistata, c’è stata una vittoria in Regular season con dieci punti di distacco dalla seconda (la Pomì, appunto). Ci sarà l’anno prossimo una Champions League e, all’inizio della prossima stagione, una Supercoppa Italiana da cercare di trascinare a Novara. Pienamente d’accordo con Pedullà che, per ora, è l’unico tassello certo della Igor del prossimo anno (quasi sicuro l’addio di Hill, si vocifera che anche Barun non sarà della partita): “Sono amareggiato per la società e per le ragazze. Mi è dispiaciuto leggere su alcuni giornali che la Pomì si merita più di noi questa vittoria: io sono convinto che noi questo Scudetto l’avremmo davvero meritato. Stasera Casalmaggiore ha funzionato molto bene. Dopo una sconfitta del genere ci si deve ributtare subito al lavoro: vado in Germania per i miei impegni con la Nazionale, ma ho già un biglietto di andata e ritorno. L’anno prossimo ci si rivede qui a Novara”.

(FOTO DI ALESSANDRO CHIODINI)

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LA PARTITA IN BREVE:
Consueto startix six per entrambe le formazioni: Mazzanti schiera Ortolani opposta a Skorupa, Tirozzi e Gennari in banda, Gibbemeyer e Stevanovic al centro e Sirressi libero. Pedullà risponde con Barun opposta a Signorile, Klineman e Hill in banda, Guiggi e Chirichella al centro, con Sansonna libero.
Se il buongiorno si vede dal mattino, come dice il proverbio, per la Igor stasera non dovrebbe esserci storia: dopo un primo punto messo giù da Barun, Ortolani contro tutti conquista il break sull’1-3, poi spinge fino al 3-6. I punti per Novara arrivano quasi tutti da errori di Casalmaggiore e al tecnico il punteggio è di 5-12 per le ospiti. Le padrone di casa rialzano la testa con il muro di Barun su Tirozzi (8-14), poi Chirichella inanella due ace consecutivi che costringono Mazzanti al discrezionale (10-14). Le novaresi arrivano a -2, ma la grinta di Gennari riporta la Pomì sul 13-17. Il set continua a strappi, con Klineman che prima con un ace e poi con un attacco vincente riesce a centrare il 17-18, poi l’attacco out di Ortolani vale il pareggio. Ma poi Novara fa l’errore di lasciar scappare di qualche punto Casalmaggiore, che con Gennari si porta sul 19-22. Ortolani scatenata trova il set ball e Stevanovic chiude alla seconda (23-25).
Secondo set tiratissimo, con le due squadre che si combattono punto a punto e il primo break point che arriva per Novara sul 10-8 firmato Klineman con un ace. Dopo il time out tecnico (12-9) Casalmaggiore accorcia, ma grazie a qualche errore di troppo delle avversarie ormai Novara sembra aver preso il largo. Stevanovic tiene botta in campo Pomì, ma il vantaggio della Igor si mantiene stabile: di Guiggi il 20-16 e il 21-17, poi la solita Barun butta giù la diagonale del 22-18, ma un’alzata completamente sbagliata di Chirichella regala il -3 a Casalmaggiore. Che, si sa, è una squadra che non molla mai: attacco di Ortolani, poi mani out di Gennari su Klineman e affondo di Tirozzi per un parziale che riporta il risultato sul 23-22. Per fortuna Barun trova il set point e chiude Klineman di prima per il 25-22.
Nel terzo set è la Igor a lasciar scappare quasi subito la Pomì, dopo un esordio abbastanza equilibrato. Il muro di Ortolani su Hill vale già il 6-9, mentre quello di Tirozzi su Barun procura a Casalmaggiore la doppia cifra. E’ Partenio, entrata a sostituire una poco efficace Hill, ad accorciare prima con un buon mani out (8-11) poi in battuta (10-11). E’ però la murata di Signorile su Gennari a riportare le due squadre in parità a quota 14 punti. Alessia Gennari continua a trascinare le casalasche, ma la risposta in casa biancazzurra non tarda ad arrivare: Partenio per il nuovo -2 (18-20) poi Barun mette giù due punti consecutivi fino al 21 pari. Ma anche questo terzo set se lo aggiudica Casalmaggiore (23-25) e Novara si ritrova a rincorrere.
Quarto set che registra Partenio ancora in campo e Bonifacio al posto di Chirichella in campo biancazzurro, mentre Bianchini sostituisce una Ortolani ormai stremata, che si leva anche le ginocchiere. Sembra ingranare subito Novara, ma la distribuzione stasera non funziona e le uniche a tenere botta sono Klineman e Barun. Bianchini non fa rimpiangere Ortolani, e sul 14-17 Pedullà decide di chiamare il discrezionale ma sceglie di non parlare con le sue ragazze e di lasciarle respirare e motivarsi l’un l’altra. Funziona: inserimento di Klineman, muro di Barun su Gennari e Chirichella, rientrata in campo, che mette giù il 17 pari. Ma ormai Casalmaggiore questo Scudetto, il primo (come sarebbe d’altronde stato il primo per Novara) ce l’ha già cucito addosso: finisce 20-25 e la Pomì è campione d’Italia.

IL TABELLINO
IGOR GORGONZOLA NOVARA - POMì CASALMAGGIORE 1-3 (23-25, 25-22, 23-25, 20-25)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Partenio 5, Klineman 23, Guiggi 9, Bonifacio 1, Chirichella 5, Sansonna (L), Signorile 3, Hill 3, Barun 17. Non entrate Kim, Alberti, Zanette. All. Pedullà.
POMì CASALMAGGIORE: Ortolani 15, Skorupa 1, Bianchini 10, Sirressi (L), Gennari 18, Gibbemeyer 9, Stevanovic 14, Tirozzi 17. Non entrate Quiligotti, Agrifoglio, Klimovich. All. Mazzanti.
ARBITRI: La Micela, Rapisarda.
NOTE - durata set: 34', 33', 33', 30'; tot: 130'.

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