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Territorio, Scopriamo il Territorio, Expo 2015

Navigando verso Milano e oltre...

Sabato 9 maggio, cinque gommoni con a bordo 18 rappresentanti del Canton Ticino salperanno da Locarno sul Lago Maggiore per raggiungere Milano sulle vie d’acqua. Il giorno seguente le imbarcazioni attraverseranno il bacino del Panperduto grazie alle conche restaurate dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (ETVilloresi) e proseguiranno fino alla Darsena di Milano. Il viaggio di questa delegazione sull’acqua proseguirà sul Po per raggiungere Venezia sabato 17 maggio in occasione della conferenza internazionale dell’UNESCO dedicata alle vie d’acqua.

Una goccia d’acqua impiega circa 9 giorni e mezzo per raggiungere dalla sorgente del Ticino il delta del Po e poi la laguna veneta. Portare una goccia al mare possiede tanti significati, ma rappresenta un unico messaggio: superare lungo un percorso dai tanti risvolti simbolici numerose barriere architettoniche e mentali. Con questo obiettivo Renzo Botta, promotore del Forum Lago Maggiore, Claudio Rossetti, ideatore di trekking culturali e il biologo e ricercatore Pippo Gianoni, tre compagni d’avventura, hanno deciso di organizzare, in occasione dell’Expo universale a Milano, e quali primi protagonisti nautici sui canali e navigli milanesi, un viaggio speciale sull’onda delle utopie e di una cultura dell’acqua. Il gruppo di barche partite dal Lago Maggiore passeranno, in navigazione turistica, attraverso le conche sui canali (Panperduto), ristrutturate con cura e impegno dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi.

“Dopo 70 anni di oblio, grazie ai fondi comunitari e regionali del PIA Navigli, che hanno finanziato le opere di ripristino dei manufatti idraulici, è stato aggiunto un tassello fondamentale dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia. I lavori di recupero delle storiche conche di Panperduto sono costati complessivamente 2 milioni di euro di cui il 50% finanziati dai fondi comunitari del Programma PIA Navigli. I lavori hanno permesso di aggiungere 24 Km di idrovia alla rete dei canali navigabili dei navigli milanesi gestiti dal Consorzio ETVilloresi” spiega Alessandro Folli, Presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi.

Quest’avventura, lungo le vie d’acqua che collegano le Alpi al Mare, sarà costellata di incontri, discussioni e visite e, tappa dopo tappa, vuole lanciare un messaggio di apertura al mondo politico ed imprenditoriale. Ma non solo, a bordo dei gommoni saranno presenti rappresentanti dei settori più disparati della realtà svizzera, ambasciatori dell’importanza di avere e vivere le visioni, delle utopie concrete. Durante i nove giorni potranno svolgersi, a bordo e sulla terra ferma, discussioni trasversali, costruttive e indubbiamente arricchenti. “Alpi-Expo-Venezia 2015” rappresenta una moderna arca di Noè in viaggio per aprire le vie d’acqua e non solo.

L’acqua, via naturale
L’acqua è il principale elemento naturale di collegamento tra regioni, territori e Stati. Così è anche per il fiume Ticino che nasce sul massiccio del San Gottardo, scende verso il Locarnese e sfocia nel Lago Maggiore collegando il Ticino con la Lombardia e il Piemonte e contribuendo con le sue acque ad arricchire l’ecosistema delle due regioni e del Parco del Ticino. Il Lago Maggiore, il fiume Ticino e i suoi canali (idrovia Locarno-Milano-Venezia), fungevano da vie di trasporto per persone. Merci e idee; si pensi ad esempio al trasporto del marmo di Candoglia per la realizzazione del Duomo di Milano, allo spostamento dei soldati tra i castelli in epoca viscontea o al trasporto del legname dalle valli ticinesi verso Milano per la costruzione delle case fino al 1800. La costruzione del sistema di canali del Naviglio Grande risale al 1200. Realizzato in origine per irrigare i campi agricoli, funzione che ricopre ancora oggi, fu in seguito trasformato per permettere il trasporto su acqua da e verso Milano. Questa via d’acqua, naturale e edificata, testimonia l’importante ruolo storico di collegamento e di via di trasporto che oggi viene valorizzato e riscoperto grazie a iniziative promosse dal Canton Ticino, della Lombardia e del Piemonte.

Un viaggio nel tempo e nello spazio
“Dalle Alpi al Mare”: esistono dei luoghi sulle Alpi Svizzere dove pochi metri di differenza conducono le acque a mari diversi: Tirreno, Adriatico, Mare del Nord, Mar Nero. Il percorso d’acqua che nasce sul Gottardo va verso sud e porta al Lago Maggiore, al Po e infine all’Adriatico nel golfo di Venezia. Le acque si trasformano nel tempo e nello spazio: acque dolci che diventano prima salse e poi salate; acque fresche e chiare diventano calde, scure, complesse e dense di vita, di voci e di storie di uomini e donne che vivono lungo il corso d’acqua. Scendere le acque significa andare alla ricerca del mondo per poi un giorno ritornare alle sorgenti alla ricerca della vita, dell’eternità. Dal Gottardo a Venezia, passando per Milano e per Expo: un viaggio d’acqua attraverso mondi e culture diverse, lungo territori d’acqua che hanno prodotto grandi civiltà d’acqua, oggi purtroppo in parte scomparse o dimenticate. Un percorso d’acqua lungo paesaggi d’acqua, canali e vie d’acqua storiche che hanno prodotto un patrimonio cultuale ineguagliabile. Un viaggio alla scoperta di mondi sconosciuti malgrado così vicini, un viaggio di apertura al mondo e di ricerca di sé stessi.

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