Le nostre strutture pronte ad accogliere i tanti turisti e visitatori che stanno per arrivare all'esposizione universale. Un'inchiesta tra alcune attività del territorio.
Il turismo è uno dei settori economici che ha più risentito della crisi economica degli ultimi anni. Nonostante il ritardo della domanda interna stia frenando la ripresa italiana, alcuni segnali positivi iniziano a emergere. Proprio l’Expo di Milano rappresenta un’occasione: secondo le recenti stime di Coldiretti, sono attesi in Italia, nell’arco dei sei mesi di durata della manifestazione (1 maggio - 31 ottobre), 8 milioni di visitatori stranieri in più rispetto alla media. Inoltre, il New York Times considera Milano tra le 52 mete da non perdere nel 2015 e Lonely Planet ha inserito il capoluogo lombardo al terzo posto tra dieci città selezionate. Infine, la 34° edizione del BIT (Borsa Internazionale del Turismo) ha rilevato come l’Esposizione Universale possa realmente contribuire a dare slancio all’economia nazionale. Non solo Milano e le più importanti città d’arte italiane usufruiscono della congiuntura favorevole: anche il nostro territorio può fare la sua parte. Una piccola indagine (che non ha la pretesa di essere completa), condotta dalla nostra redazione ascoltando il personale di diversi alberghi e bed & breakfast, dimostra che ‘qualcosa si muove’. Tutte le persone intervistate (che lavorano presso ‘Mariuccia’ di Robecchetto, ‘Ca’ Melia’ di Arconate, ‘Via Roma’ di Bernate Ticino,’Scia’ on Martin’ di Buscate, ‘Malpensaexpo’ di Mesero) confermano le aspettative positive. Le prenotazioni sono effettivamente aumentate, anche tra chi ha avviato la propria attività di recente (è il caso di ‘Malpensaexpo’); alcune, al momento, sono di breve periodo rispetto all’intera durata dell’Expo. I clienti sono sia italiani (per la maggior parte visitatori più che allestitori), sia stranieri: non solo europei, ma sono state registrate prenotazioni israeliane e brasiliane tra gli alberghi contattati.