Saranno quasi 400 i medici e gli infermieri che si alterneranno sul sito dell’Expo nei sei mesi dell’Esposizione. Il piano straordinario per la tutela della salute della Regione prevede, infatti, che sul sito di Rho, alla porte di Milano, si avvicenderanno, in tutto, 390 sanitari: 199 infermieri e 191 medici, divisi per turni nei tre punti di primo intervento. Un punto di primo intervento sarà aperto 7 giorni su 7, dalle 10 alle 23, vicino al Padiglione Italia. Vi stazioneranno tre medici, un operatore tecnico, un infermiere e diversi operatori di soccorso dell’Agenzia regionale emergenza e urgenza. Ma il piano sanitario predisposto dall’Assessore alla Sanità di Regione Lombardia Mario Mantovani, per garantire un sistema efficace di sicurezza per tutti gli operatori e visitatori della grande Esposizione Universale, è ormai pronto. L’intera Regione è in realtà coinvolta nel piano di intervento, con una suddivisione di tre macro aree: sito espositivo; area metropolitana e resto della Lombardia. Malattie rare, terrorismo,... qualunque ipotesi non viene lasciata al caso. Il Piano è modulato sulla base di sette principali ambiti di intervento: azioni finalizzate alla prevenzione, sorveglianza e controllo; Poliambulatorio di via Rugabella; Emergenza-Urgenza Territoriale; Potenziamento dell’accesso ai Pronto soccorso delle aziende ospedaliere di riferimento per l’area Expo; Servizi dedicati ai visitatori/lavoratori; Poli di assistenza specialistica; Servizi in farmacia. Le risorse aggiuntive stanziate dalla delibera hanno inoltre consentito il rafforzamento di 7 presidi intorno al sito di Expo 2015: A.O. G.Salvini - PO Garbagnate e PO di Rho; A.O. L.Sacco – Milano; A.O. S.Carlo Borromeo – Milano; A.O. Ospedale Niguarda Cà Granda- Milano; Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano; A.O. Istituto Ortopedico G. Pini- Milano; A.O. di Legnano.