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Castano Primo

Castano piange don Albis

Per sessant’anni al servizio di Cristo, diffondendo la sua parola, la sua testimonianza ed il suo amore verso il prossimo. E, oggi, che non c’è più, sono in tanti a ricordarlo con estrema commozione ed affetto. Lui, che nei dieci anni trascorsi nella comunità di Castano Primo, era stato capace di farsi volere bene, tanto da divenire guida spirituale per molti cittadini, nonchè un vero e proprio punto di riferimento per il territorio. Don Albis, in fondo era così. Era... si, perché da venerdì sera è tornato alla ‘Casa del Signore’. Nato il 3 marzo del 1923 a San Pancrazio Parmense, era stato ordinato sacerdote l’11 giugno del 1949, iniziando la sua missione ed il suo servizio verso gli altri, i bambini, i giovani, gli adulti, gli anziani, gli ammalati ed i fedeli, tra le Parrocchie di Milano, prima, l’ospedale di Cuggiono, dove aveva ricoperto l’incarico di cappellano, poi, la comunità di San Martino di Bollate, con incarichi pastorali e, infine, a Castano Primo. Arrivato come ospite, ormai nel lontano 1999, della Casa di Riposo San Giuseppe – Opera Don Guanella, don Albis si era, subito, attivato per adempiere il suo servizio presso la Prepositurale di San Zenone, collaborando con il Prevosto, don Giuseppe, e con gli altri religiosi della città. E aveva svolto i suoi incarichi fino all’ultimo, rispondendo sempre con quella sua grande disponibilità e passione che lo avevano contraddistinto dal giorno in cui era diventato sacerdote. Fin dal suo arrivo ha sempre collaborato attivamente con il Movimento Terza Età della Parrocchia di San Zenone, insegnando, nei vari momenti di incontro, catechesi, discussioni, dibattiti, convegni e cultura, la gioia dello studio, l’insegnamento sulla via della fede, l’importanza dell’approfondimento della conoscenza di Dio. Amava, infatti, ripetere come “l’ascolto è un potente mezzo a nostra disposizione per comprendere gli altri”, o ancora che “viviamo in un’epoca che scorre velocissima e enfatizza il presente. Dal mondo, oggi, arrivano molte nuove idee e non dobbiamo rifiutarle e fermarci al passato, ma considerare queste novità; però, dobbiamo ricordarci sempre di osservare il presente alla luce della Parola di Dio, che il mondo spesso dimentica”. Infine, proprio quest’anno, aveva festeggiato il suo 60esimo di sacerdozio. “Ciao don Albis, i tuoi insegnamenti saranno una guida importante”. E’ il saluto di molti castanesi al ‘loro’ sacerdote.

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