Il sogno continua per la società di Turbigo nata in ricordo dell'amico Marco Tanzini. Due anni e due promozioni consecutive: al primo colpo la serie C e adesso eccoli volare in B.
Due su due. Come un sogno, come una favola. Anzi… molto di più. Perché questa doppia promozione in due anni è qualcosa che va ben oltre il normale terreno di gioco. E’ la vittoria di un gruppo (fuori e dentro il campo), ma soprattutto è la vittoria di Marco, quel ragazzo di soli 29 anni che una terribile malattia si è portato via per sempre nel 2012 e a cui l’anno successivo gli amici hanno voluto rendere omaggio dando vita ad una squadra di calcio a 7 appunto a lui intitolata. E allora adesso “sì” che la festa può davvero cominciare: la Tazza United (Tazza, proprio come il soprannome con cui Marco Tanzini era conosciuto da tutti a Turbigo, il suo paese natale, e nel territorio) ce l’ha fatta di nuovo: subito al primo colpo la serie D e ieri ecco anche la B. “Un’emozione unica e indescrivibile – commenta il presidente Mario Chiffi – O per usare la frase che è diventata quasi il nostro motto: “Il sogno continua…”. E che sogno! “Già, chi l’avrebbe detto che in due anni sarebbero arrivate due promozioni consecutive – continua – Ancora non sembra vero il passaggio dalla D alla C dello scorso campionato e oggi siamo qui, invece, a festeggiare un altro fantastico traguardo in B. Voglio ringraziare le tante persone che ci hanno sostenuto e continuano a seguirci quotidianamente.
LA VITTORIA DEL GRUPPO
I GIOCATORI - Alan Battocchio, Matteo Calautti, Alberto Carnago, Stefano Carnago, Davide Cavaiani, Matteo Chiodini, Matteo Colombo, Gaspare Conversano, Fabio Di Corato, Daniele Francone, Marco Francone, Andrea Luvié, Davide Marchesi, Diego Merizio, Stefano Morelli, Matteo Previderio, Stefano Scandella, Matteo Trombin, Emanuele Tura e Matteo Ventura. ALLENATORI - Emanuele Tapella, Simone Cavaiani, Daniele Signorelli. IL CONSIGLIO DIRETTIVO - Mario Chiffi, Alessandro Tanzini, Gaspare Conversano, Daniele Francone, Emanuele Tapella, Guido Garavaglia e Davide Cavaiani.