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Magenta

400 firme per la viabilità

Cittadini in campo per chiedere modifiche e portare suggerimenti per quanto concerne il piano urbano del traffico. L'ex consigliere Bigogno presenta il documento in comune.

Più di 400 firme. Più di 400 cittadini in campo, in prima linea, per chiedere modifiche e portare eventuali suggerimenti per quanto concerne la viabilità a Magenta. E altri magentini, intanto, si stanno aggiungendo. “Il documento che è stato presentato al sindaco ed all’attuale maggioranza - spiega l’ex consigliere comunale, Francesco Bigogno, promotore dell’iniziativa - ha come unico obiettivo quello di migiorare l’attuale viabilità in città, per favorire l’accesso e la sosta a tutti coloro che vogliono vivere Magenta per lavoro, studio, turismo, shopping oppure svolgere atri tipi di commissioni”. Diversi, quindi, i punti al centro dell’attenzione. “Ad esempio, attorno alla Basilica, si chiede l’apertura del tratto davanti alla piazza Prestinari e il ripristino di marcia in senso orario intorno alla chiesa, con parcheggi adiacenti a disco orario e tariffe molto contenute (50 centesimi orarie). Ancora l’apertura a doppio senso dell’ultimo tratto di via San Martino in uscita su via Santa Crescenzia. O l’apertura, sempre a doppio senso, su tutta la via Cattaneo e l’apertura al traffico di piazza Formenti, con possibilità nella stessa, di predisporre degli appositi stalli di sosta per le auto”. Quindi, l’apertura di via Pretorio alle vetture, con senso di marcia da via Mazzini e piazza Parmigiani, l’inversione di marcia dell’ultimo tratto di via Fornaroli, l’eliminazione del blocco del traffico in vi Roma e 4 Giugno al sabato e alla domenica e il limite di 30 chilometri orari su tutto il centro. “La situazione attuale purtroppo è sotto gli occhi di tutti - continua Bigogno - Magenta si sta letteralmente svuotando e le isole pedonali non hanno senso tranne che per determinati eventi, ma creano solo deserto e allontanano i residenti e i non residenti. Il piano urbano del traffico deve agevolare la vita cittadina e non invece complicarla, come sta accadendo. Inoltre, per una città l’apporto dei negozi è fondamentale e così facendo però le attività commerciali stanno chiudendo una dopo l’altra. Servono interventi e azioni mirate per non far morire la nostra Magenta”.

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