Trovati i primi coordinatori e individuate anche le prime zone per il 'Controllo del vicinato'. Il servizio potrebbe, quindi, partire davvero tra poche settimane.
Ci sono già i primi referenti e anche le zone. Ora resta da aspettare la risposta della cittadinanza. Alla fine, insomma, le prossime settimane saranno decisive per avere un quadro sempre più preciso e dettagliato e soprattutto per capire se davvero il controllo del vicinato possa diventare realtà anche a Castano. “La riunione dell’altro giorno – spiega l’assessore alla Sicurezza, Carola Bonalli – è stata fondamentale perché ha permesso di approfondire meglio il servizio e di mettere “nero su bianco” i nomi di quei castanesi che durante l’incontro pubblico di qualche sera prima avevano dato la loro adesione. Adesso, quindi, ci siamo dati un mese di tempo circa per informare ulteriormente i cittadini e vedere quanti vorranno parteciparvi”. Nello specifico, in questo momento come detto sono stati individuati 6/7 coordinatori, mentre per quanto concerne i punti della città dove l’iniziativa potrebbe partire sono per la maggior parte attorno al centro storico e uno solo al di là del canale Villoresi (la zona del parchetto di via Saragat, ancora l’area delle vie Marche e dei Campioni, le vie Einaudi, Istria e Malvaglio, quindi Adua e Tripoli, dei Mille, Fiume, Calabria, Vittorio Veneto e Piave, per arrivare infine alla via Giolitti. “Aspettiamo di conoscere adesso quante persone aderiranno – concludono l’assessore Bonalli e il consigliere Andrea Osellame – Sono pronti gli appositi moduli che i vari referenti distribuiranno casa per casa nei quartieri direttamente interessati e che chi vorrà essere parte attiva del progetto dovrà compilare; poi una volta raccolta la documentazione, faremo le necessarie valutazioni in merito e se le risposte a livello numerico saranno positive (parlando con i responsabili dell’associazione “Controllo del vicinato”, ci hanno spiegato che le percentuali perché l’attività parta in maniera significativa dovrebbero almeno aggirarsi all’incirca sul 60% - 70% di adesioni per ogni zona), allora ci attiveremo con il posizionamento dei cartelli che indicano appunto il servizio e partiremo ufficialmente. Siamo convinti che il controllo del vicinato sia un significativo punto di partenza e un ulteriore tassello per la sicurezza e la tutela di quanti vivono o lavorano nella nostra città. Certo, siamo consapevoli che non risolverà tutti i problemi, ma è comunque un ottimo punto di partenza per ricreare anche la collaborazione tra la cittadinanza”.