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Cultura, Eventi, Expo 2015

'Wheatfield': campo di grano in città

“Al mio paese vedo fiorire il grano a braccia tese...” intona Zucchero nella suggestiva canzone 'Il suono della domenica'. Un testo delicato, che porta a immaginare l'odore dell'erba appena tagliata, della terra appena arata, del grano mietuto. I profumi tipici della campagna.
Chi avrebbe mai immaginato di poter ammirare un campo di grano di cinque ettari al centro dei nuovi grattacieli di Porta Nuova, uno dei quartieri più moderni e futuristi di Milano? Un contrasto che trova un equilibrio sconvolgente. E' il nuovo progetto dell'artista americana Agnes Denes, sperimentato per la prima volta a Battery Park, a New York, nel 1982, con l'obiettivo di porre l'attenzione sullo sviluppo sostenibile e l'agricoltura biologica.
'Wheatfield', questo il nome dell'opera d'arte ambientale, è stato concepito in occasione dell'Esposizione Universale di Milano, dal tema 'Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita'. Per realizzare l'iniziativa sono stati utilizzati quasi 15.500 metri cubi di terra, 1.250 chili di sementi e circa 5mila chili di concime.
L'enorme campo di grano, seminato il 28 febbraio scorso, grazie al contributo di circa 5mila milanesi di ogni età (abitanti del quartiere Isola, famiglie con bambini, curiosi da altre zone della città), è stato inaugurato sabato 11 aprile, in una bella giornata di sole, con numerosi cittadini ad assistere all'atteso taglio del nastro. All'inaugurazione (avvenuta nell'ambito di MiArt 2015, la Fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea, a Milano dal 10 al 12 aprile) erano presenti Beatrice Trussardi, l'assessore Filippo Del Corno per il Comune di Milano e Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015, che hanno aperto il percorso tra i campi di grano da poco seminati.
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Giuseppe Sala, durante la cerimonia, ha sottolineato, riguardo ad Expo: “Non c'è nulla di più educativo ed emozionale che immergersi in questo mondo fatto di internazionalità e approfondimento di un grande tema come quello dell'alimentazione”. L'Esposizione deve essere immaginata come “un evento di pace, questa è la filosofia e anche i Paesi che collaborano con noi hanno accettato questo tipo di gioco. Per questo abbiamo messo volutamente l'Iran di fronte agli Stati Uniti; ci sarà la Corea del Nord e il suo padiglione potrà essere visitato dai sudcoreani, che nella realtà non possono andare in quel territorio; abbiamo Israele in mezzo a Vaticano e Italia”, ha proseguito Sala. “Vogliamo trasmettere l'idea di un sistema controllato in cui, però, la visita sarà rilassata, adatta alle famiglie e, soprattutto, ai bambini. Molto di quello che stiamo facendo è preparato per loro. È importante educare e far loro capire, attraverso l'emozione, il grande tema dell'alimentazione. Questo è il mio principale obiettivo”.
L'opera di land art ecologica, in linea con il tema di Expo, realizzata dalla Fondazione Marco Catella in collaborazione con Fondazione Nicola Trussardi, il Comune di Milano e Confagricoltura, nel progetto Porta Nuova, farà da 'giardino' pubblico al grattacielo Unicredit, alla particolare piazza Gae Aulenti, alle due torri del Bosco Verticale di Stefano Boeri (premiato come il grattacielo più bello al mondo), e sarà presente fino a ottobre, per tutta la durata di Expo 2015.
Sono invitati a partecipare all'iniziativa tutti i cittadini, seguendo passo a passo tutte le varie fasi della coltivazione del grano. Il campo di grano da poco seminato sarà alto e maturo per la mietitura, secondo le previsioni, per metà luglio. “A luglio ci sarà la trebbiatura e i milanesi saranno coinvolti in quel lavoro che facevano i loro antenati", ha spiegato Guido Folonari di Confagricoltura. Per l'occasione, nel rispetto della tradizione agricola e dell'idea dell'artista, verrà organizzata una grande festa del raccolto a cui i milanesi, i turisti e i visitatori stranieri saranno invitati a partecipare. Nel frattempo il campo verrà curato, coltivato e presidiato giorno e notte. A raccolto avvenuto, il campo verrà definitivamente trasformato in un parco pubblico denominato 'Biblioteca degli Alberi'. L'opera d'arte ambientale, firmata dall'artista Agnes Denes, è praticabile all'interno lungo un sentiero sterrato, lungo il quale semplici elementi in legno si trasformano in panchine naturali per sostare, leggere, riposarsi.
Il percorso pedonale, aperto tutti i giorni della settimana, dalle 9 alle 20, include un info point dedicato all'opera di Denes, una videomostra didattica nella sede della Fondazione Riccardo Catella, che racconta l'opera e le tematiche di 'Coltiviamo insieme!', un orto didattico con frutteto di 4mila mq, realizzato in un'area adiacente al giardino pubblico di via De Castillia 28, nel quartiere Isola, e, infine, un punto informativo sul Bosco Verticale, come esempio di biodiversità urbana.
Il progetto di 'Wheatfield' è il cuore del percorso di agricoltura urbana 'MiColtivo. The green circle' e mira a condividere i valori della condivisione del cibo e dell'energia, della salvaguardia del territorio e dell'ambiente, della crescita sociale ed economica nel rispetto della qualità della vita degli individui e delle comunità. "Nello scegliere questo progetto abbiamo voluto trovare un punto d'incontro condiviso con lo spirito del quartiere - ha spiegato Manfredi Catella - che era popolare ma che sta radicalmente cambiando. Prima di decidere come utilizzare lo spazio siamo andati a chiedere agli abitanti quali elementi volessero cambiare, e come. Da qui la scelta di 'Wheatfield', un'installazione perfettamente in linea con i valori di Expo: curare la terra, integrarla nella vita quotidiana".
Un'installazione artistica temporanea 'green' e coinvolgente: grazie al percorso pedonale permette di entrare nell'opera d'arte, osservando da vicino la crescita e la maturazione del grano. Questa volta la città lascia spazio all’ecologia e alla bellezza della natura.

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