Una fiumana di persone si è riversata nel pomeriggio di martedi 17 febbraio, nelle vie del centro di Santhià, per assistere alla seconda sfilata dell'edizione 2015 del Carnevale più antico del Piemonte.
Gemellato con quello di Viareggio, è un carnevale storico che affonda le radici nel passato, lasciando però ampio spazio alle novità e ai giovani.
Tradizione, folklore e divertimento sono gli ingredienti di una intera settimana di eventi, che iniziano con la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco ad una coppia di sposi, che per sette giorni diventano la guida di tutti i festeggiamenti, compresa la celebre colossale 'fagiolata' del lunedì grasso.
Ma l'evento clou è costituito dall'arrivo dei carri allegorici, fatti a mano con estrema cura con la cartapesta, vere e proprie opere d'arte, con figure azionate da movimenti per renderle ancora più realistiche.
Ad accompagnare la sfilata dei carri procedono tantissime bande, oltre alle maschere a piedi, ai gruppi misti e a centinaia di costumi che arricchiscono ogni via con la loro allegria.
In un tripudio di colori e fantasia, hanno sfilato una trentina di carri giganteschi, tra cui i 'I pirati della strada', al quale è stato aggiudicato il primo premio, un enorme drago arancione dalla coda lunghissima e una giungla ricca di scimmie con al centro un grande leone e anche un carro dal titolo 'Come è profondo il mare', dedicato al grande Lucio Dalla.
Tra gli ultimi carri a sfilare, come finale a sorpresa, applauditissimo nell'affollata piazza, il grandioso carro dedicato a Papa Francesco, immerso in una profusione di arcobaleni, bandierine e simboli della pace.