Il vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, ha presentato una specifica interrogazione. "Gli interventi devono migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini, non certo peggiorarla creando ulteriori disagi".
Tanto si è detto, ma è tutt’altro che un argomento chiuso. Anzi. Allora, adesso, ecco che i lavori per il raddoppio ferroviario a Castano Primo sono arrivati anche al Pirellone. C’è infatti, un’interrogazione specifica, a firma del vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), che affronta appunto la questione e, in particolar modo, si sofferma sulle criticità emerse in tutta la città a seguito della realizzazione delle infrastrutture per il potenziamento della tratta ferroviaria. Al centro dell’attenzione, insomma, ci sono le varie zone direttamente coinvolte dai cantieri, con un occhio particolare alla delicata situazione del sottopasso pedonale e dell’area attorno a via Lonate. “Gli interventi fatti o da fare devono migliorare la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini, non certo peggiorarla creando ulteriori disagi – commenta Cecchetti”. Che poi, nello stesso documento presentato in Regione, spiega come per quanto concerne le problematiche emerse sia stata istituita una commissione consiliare d’indagine “ad hoc” dal comune. “Non solo – continua il vicepresidente del Consiglio Regionale – ci sono altresì delle perizie dettagliate che, nel sottopassaggio di via Lonate, attestano la presenza di barriere architettoniche che rendono impossibile ai disabili e alle persone deambulanti di utilizzarlo; senza dimenticare le polemiche relative alle barriere antirumore. Fattori questi che hanno portato, contemporaneamente, alla creazione di un comitato cittadino (“Uniti contro il muro”), nato con l’obiettivo di dare voce a quella zona e per chiedere azioni concrete di riqualificazione e messa in sicurezza dello stesso sottopasso e della via Ariosto”. Da qui, dunque, la richiesta dell’esponente del Carroccio all’assessore competente per un confronto mirato al fine di “adottare ogni utile iniziativa per garantire la sicurezza dei cittadini residenti nelle zone interessate dai lavori, rimuovere le barriere architettoniche presenti, verificando la corretta realizzazione delle opere oggetto di criticità”.