Venerdì 6 febbraio alle 9.30 in piazza Affari. Latte, si alza la marea dalle stalle: migliaia di allevatori si preparano alla pacifica invasione del capoluogo lombardo.
Latte, si alza la marea. Dalle stalle delle pianure lombarde fino a quelle delle malghe di montagna, migliaia di allevatori si stanno preparando alla pacifica invasione di Milano, venerdì 6 febbraio 2015 in piazza Affari dalle 9.30, per raccontare ai consumatori che con il crollo dei prezzi alla stalla si rischia l’estinzione del latte italiano per fare posto, come vogliono le industrie, a quello importato dall’estero. Una manifestazione che vedrà anche i bambini al fianco degli allevatori: i più piccoli potranno anche fare pratica di mungitura su due mucche finte a dimensioni naturali che verranno sistemate vicino alla prima vera stalla all’aperto nel centro di piazza Affari a Milano a due passi dalla sede della Borsa. “Noi siamo l’economia reale contro quella della carta e dei finanzieri, siamo l’economia del lavoro contro quella delle speculazioni, siamo l’economia delle persone contro quella dei contabili e anche ai più piccoli vogliamo far capire che il latte nasce nelle stalle e non da qualche bottiglia di plastica riempita in uno stabilimento industriale” spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia. Alla manifestazione di Milano, che avverrà in contemporanea con altre piazze d’Italia (Roma, Venezia, Torino, Bari solo per citarne alcune), hanno già assicurato la loro presenza, fra gli altri, il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava. “Siamo un pezzo di questo Paese, contribuiamo alla sua crescita e al suo sviluppo e crediamo di meritare il rispetto che si deve a chi lavora e si impegna per il bene della propria famiglia e della società. Quel rispetto che le industrie mostrano di non voler riconoscere cercando di pagare il latte pochi spiccioli dicendo che in Europa si fa così. Ma l’Europa che vogliamo non è quella dove ti prendono per il collo, perché poi la gente si ribella” afferma Prandini. L’obiettivo – spiega la Coldiretti – è quello di far conoscere da vicino il difficile lavoro degli allevatori e gli effetti positivi per l’intera collettività, ma anche i pericoli dell’abbandono come dimostra il Dossier “L’attacco alle stalle italiane” che sarà presentato nell’occasione dalla Coldiretti Nazionale.