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Serata dedicata alla Villa Scaldasole

Un 'gioiello architettonico' dell'800

Venerdì scorso presso la Biblioteca civica di Turbigo è stata dedicata una serata di presentazione e di approfondimento, organizzata dall’Assessorato alla cultura nella persona di Marzia Artusi, a uno dei ‘gioielli’ della cultura architettonica ottocentesca presenti sul territorio turbighese, ancora poco conosciuto però: la Villa Scaldasole, complesso attualmente costituito dal corpo padronale della ‘rotonda’, dai rustici con portico e da un edificio destinato a stalle e fienile, che apparteneva anticamente al territorio del confinante Comune di Castano Primo, solo nel 1956 unito al limitrofo Comune di Turbigo.
Ospite e relatore della serata il turbighese Andrea Perino, laureatosi in Architettura al Politecnico di Milano due anni fa proprio con la tesi su un progetto di conservazione e riuso di questo bene architettonico, ancora sconosciuto ai più.
Alcuni dati storici, per conoscerla più da vicino: dai documenti rintracciati presso l’Archivio di Stato di Milano, in cui viene citata testualmente per la prima volta la proprietà di Cassina Scaldasole, si apprende che con ogni probabilità l’originario committente del complesso fu il signor ragioniere Pompeo Acerbi “figlio del fu Antonio”, la cui famiglia occupava una posizione di prestigio non solo a livello locale, tanto da avere legami persino con la famiglia Beccaria e, quindi, Manzoni, il cui più famoso esponente fu lo scrittore Alessandro. Con la seconda metà del secolo XVIII e l’affermarsi della nuova classe borghese, cambiano i requisiti richiesti per l’edificazione di una villa di campagna: la condizione determinante nella costruzione di ville non è più la lontananza bensì la vicinanza delle città e di villaggi, soprattutto in quelli in cui passa una ferrovia. Ecco spiegata la strategica ubicazione della villa.
La serata, che rientrava nell’iniziativa ‘Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura 2009’ promossa dalla Fondazione per Leggere - Biblioteche Sud Ovest di Milano, è stata arricchita inoltre dai preziosi interventi di alcuni personaggi di spicco della scena turbighese, quali lo storico e giornalista Giuseppe Leoni, l’architetto Angelo Vittorio Mira Bonomi e l’architetto, nonché presidente della biblioteca di Turbigo Paolo Mira, i quali non hanno potuto che apprezzare la bontà dell’iniziativa e complimentarsi con Andrea Perino per aver portato all’attenzione dei turbighesi un ‘tesoro nascosto’, quale la Villa Scaldasole.

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