Tre ragazzi minorenni, di età compresa fra i 15 e i 17 anni, residenti in un campo nomadi a Villa Cortesse. Sono loro la 'banda del tombino'? Le loro scorribande sono state fermate nella notte tra venerdì e sabato a Busto Garolfo, dopo aver messo a segno tre furti in 13 ore tra Parabiago e San Giorgio su Legnano. Ad arrestarli in flagranza di reato sono stati i carabinieri di Legnano che, seguendo i loro colpi notturni uno dopo l'altro, hanno raccolto vari elementi utili a rintracciare i tre giovani e infine a sorprenderli con la stessa refurtiva.
Il primo episodio è avvenuto a Parabiago dove i tre, arrivati a bordo di un Fiat Punto rubata alle 14.30, hanno danneggiato il cancello di un’officina intorno alle 2.30 e hanno rubato una Fiat Grande punto custodita all’interno. Poco dopo sono giunti i militari, che dopo un sopralluogo e osservando le immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno scoperto alcuni elementi utili all’identificazione dei ladruncoli.
I giovani però nel frattempo si erano spostati a San Giorgio Su Legnano. Qui, scagliando un tombino di ghisa addosso a una vetrina, alle 3.15 sono entrati in una tabaccheria in piazza Mazzini, rubando i soldi presenti nel registratore di cassa e sigarette per alcuni chili, nonché delle caramelle. Anche qui il sopralluogo dei militari è stato immediato e determinante per identificare i responsabili. Gli investigatori hanno capito che entrambi i furti erano sati messi in atto dalla stessa banda. L’autovettura utilizzata nel secondo evento è risultata infatti essere proprio quella asportata in Parabiago.
Nel proseguimento delle investigazioni alla ricerca della Grande Punto rubata, i carabinieri hanno stretto il cerchio sui tre minorenni, localizzati intorno alle 4 di mattina a Busto Garolfo a bordo proprio della vettura. I tre sono stati trovati anche in possesso della refurtiva del bar, caramelle gommose alla frutta comprese. Refurtiva che è stata interamente restituita ai legittimi proprietari. I tre minorenni, trattenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, dovranno ora rispondere dell'accusa di furto aggravato e ricettazione. Sono in corso accertamenti riguardanti responsabilità su eventuali episodi precedenti analoghi che andrebbero ascritti alle imprese criminose della 'banda del tombino'.