E' certamente uno dei temi ‘più caldi’ di questo ultimo periodo. Un argomento sul quale tanto si è dibattuto e tanto ancora si dirà... Stiamo parlando del PGT (Piano di Governo del Territorio) che, nei giorni scorsi, è stato sottoposto al Consiglio Comunale per l’adozione. Sulle linee guida, ben illustrate nel corso di un incontro pubblico in Villa Rusconi, alla presenza dei progettisti, del Sindaco Franco Rudoni e degli Assessori, ai Lavori Pubblici, Camillo Canziani, ed all’Urbanistica, Alberto Duffi, ecco alcuni passaggi fondamentali. Innanzitutto dobbiamo dire come questo PGT, ‘ereditato’ dalla precedente Amministrazione Comunale, è stato profondamente rivisto e, in parte, sensibilmente modificato. Della precedente elaborazione vengono recepiti alcuni punti fondamentali, come la penetrazione di corridoi ecologici di verde pubblico all’interno del tessuto urbano, il riutilizzo delle aree industriali dismesse, una più stretta integrazione della parte sud e nord dell’abitato, togliendo al Canale Villoresi, le cui sponde verranno opportunamente riqualificate, il suo attuale carattere di barriera. A questo si aggiunge, poi, ci hanno tenuto a ribadirlo gli Amministratori, che non verranno creati quartieri marginali e che Castano non avrà una crescita abnorme, né dell’edificato, né del numero dei residenti. L’incremento effettivo di abitanti, nei prossimi 5 anni, è previsto, al massimo, di 1000 unità: si potrebbero avere fino a 4 mila nuovi abitanti solo con il pieno riutilizzo di tutte le aree ex - industriali (Miramonti, Tiger, Stefanoni, Torno), cosa che, peraltro, sarebbe attuabile solo nell’arco di decenni. Proseguendo, rispetto a quelli che erano gli intenti della Giunta Calloni, l’Attuale Amministrazione ha ridotto l’estensione degli ‘ambiti di trasformazione’: quello previsto nei pressi della cascina Saronna è stato stralciato e dei due, invece, a nord, uno è stato, a sua volta, stralciato, l’altro ridotto. Il ‘consumo’ di suolo passa, così, dal 4%, della precedente revisione, al 3. Un’ altra importante modifica riguarda, infine, lo stralcio di un tratto della prevista nuova circonvallazione est: per il momento è stato cancellato il tratto, dal cimitero allo svincolo di Castano Nord della superstrada, e solo successivamente, si valuterà la possibilità di realizzarlo o meno.
Il parere della Lega Nord
R iconosco un grande lavoro tecnico – ribadisce il Capogruppo Consiliare di Obiettivo Futuro - Lega Nord, Adriano Canziani – Ma non c’è stata, alla base, una scelta politica diversa da quella proposta dalla precedente Amministrazione. L’Amministrazione Rudoni si è limitata a ‘smussare’ marginalmente il contenuto del Programma di Governo del Territorio adottato nel febbraio di quest’anno. Nonostante l’opposizione del nostro gruppo consiliare ed un’opposizione da parte di una consistente fetta della cittadinanza castanese, al documento adottato che, in sintesi, richiedeva di limitare il ‘consumo’ del territorio e di procedere al recupero del centro storico e delle aree dimesse, l’attuale Amministrazione, con il voto favorevole della lista civica di sinistra, ha approvato il documento del futuro assetto del territorio”. Nello specifico, continua nella sua spiegazione Canziani, nei prossimi cinque anni si prevede un possibile incremento demografico di circa 1000 abitanti, con un consumo del territorio del 3%, invece del 4, come proposto dalla precedente Amministrazione Calloni. “Se si considera che il territorio comunale ha un’estensione di 19 kmq, si andranno a fare dei nuovi insediamenti per una superficie totale di 0,57 kmq (equivalenti a 570 mila metri quadrati). Se a questo si aggiunge che una buona parte del territorio è destinata a verde vincolato dal Parco del Ticino, a zona di escavazione cava ed una consistente area inquinata per effetto dello spagliamento dell’Arnetta, gli edifici di nuova costruzione saranno ubicati in zone molte limitate con buone possibilità di sfruttare l’altezza. Da sempre, ci siamo battuti per ‘bonificare’ il centro storico, con l’eliminazione di costruzioni in condizioni precarie. Abbiamo, più volte, ribadito di completare in parte la lottizzazione prevista dal vecchio PRG (datato 1992), così da sbloccare i terreni dai vincoli che condizionino i proprietari a pagare le tasse, senza sapere come e quando potranno realizzare gli insediamenti previsti (la vecchia pianificazione è stata realizzata per circa il 50% ndr)”. In definitiva... “Vedremo fiorire una periferia con il centro vitale, la piazza principale, lasciato, purtroppo, al degrado, come si può, già, notare”.