Un gruppetto di ragazzi aveva scritto su edifici pubblici e privati del paese. Identificati dalla polizia locale, verranno sanzionati e qualcuno forse anche denunciato.
La chiamano “arte di strada” (e loro sono conosciuti col termine ormai entrato a far parte del nostro vocabolario come writers), ma quando di mezzo ci sono strutture pubbliche o privati e soprattutto non ci sono autorizzazioni, allora possono essere davvero guai. Ne sa qualcosa un gruppetto di ragazzi (alcuni minorenni, altri maggiorenni) che ora rischiano una sanzione e per qualcuno molto probabilmente scatterà anche il deferimento alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Teatro degli episodi, diverse zone di Turbigo; a scoprirle, poi, gli agenti della polizia locale del comando cittadino. “Ci siamo accorti di quelle scritte e di quei disegni comparsi su alcuni muri di edifici pubblici e privati durante la normale attività di controllo e monitoraggio del territorio e contemporaneamente grazie alle segnalazioni della popolazione – spiega il comandante Fabrizio Rudoni – Subito, quindi, abbiamo dato inizio all’attività di analisi e verifica per risalire agli autori”. Il lavoro dei vigili urbani turbighesi si è concentrato su ambiti e canali differenti (dalle verifiche, ad esempio, delle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza, passando per l’utilizzo della tecnologia e arrivando all’esame vero e proprio della calligrafia), fino a quando appunto i giovani sono stati individuati e identificati. “Abbiamo già contatto anche le famiglie per informarle di quanto accaduto – conclude Rudoni – Ora procederemo, per i casi meno gravi, con la sanzione come previso dall’ordinanza comunale a riguardo, mentre per le altre situazioni stiamo ragionando se muoverci con le denunce dei soggetti interessati”.