Il nuovo anno è appena iniziato e di iscritti ce ne sono solo 12, a fronte dei 21, invece, dell'anno precedente. Si stanno vagliando possibili soluzioni.
L'asilo nido “Primi passi” si trova davanti a un momento di difficoltà: il nuovo anno è appena iniziato e di iscritti ce ne sono solo 12, a fronte dei 21, invece, dell'anno scorso. “Nove bambini sono passati alla scuola Materna e non ci sono state nuove iscrizioni – commenta Elena Bienati, consigliere con delega ai Servizi Sociali – In questi ultimi anni non c’è stato un grosso incremento delle nascite e, inoltre, con la crisi nel lavoro, molte famiglie preferiscono portare i figli dai nonni oppure uno dei due genitori che è a casa se ne può occupare. Ma chi non ha queste possibilità è giusto che possa contare su un servizio così importante”. La cooperativa Acof di Busto Arsizio, che ha in gestione il servizio, è costretta per legge ad assumere due educatrici (il rapporto è di una ogni sette bambini). “I genitori sono sempre stati molto contenti dell’offerta formativa proposta dal nostro Nido e anche delle educatrici. Noi come Amministrazione crediamo molto nell’utilità di questo servizio anche per un discorso di pari opportunità, per permettere alle donne che sono mamme lavoratrici e non hanno un sostegno da parte dei nonni, di non dover penalizzare le proprie scelte professionali”. Attualmente le rette per gli utenti sono di 490 euro full time e 320 part time, calmierate grazie al piano nidi che integra una parte della retta con un fondo regionale. Dunque, quali sono le possibili soluzioni? “Ci stiamo già attivando per il bando che verrà fatto nel 2015 e stiamo valutando la possibilità di consorziare il servizio, ma questa seconda strada non è così semplice da percorrere, basti pensare al fatto che i Nidi comunali della zona hanno appalti con scadenze diverse”.