'1989 – Il crollo del muro di Berlino e la nascita della nuova Europa'. Un libro per capire e conoscere un frangente che ha fatto la storia dell’Europa di oggi.
Un libro per ricordare, per capire e approfondire, “1989 – il crollo del muro di Berlino e la nascita della nuova Europa” scritto da Antonio Carioti e Paolo Rastelli. Era il 9 novembre 1989, l’aria era glaciale, Berlino era avvolta da una coltre di fragilità e desiderio di cambiamento, lì sulle torrette di sorveglianza erano poste le vedette e poi c’era il muro, l’emblema indiscusso della guerra fredda nonché di quella “cortina di ferro” che dalla fine della seconda guerra mondiale calò sull’Europa e la divise in due parti: quella occidentale sotto il dominio statunitense e quella orientale d’influenza sovietica. Ecco, questa era la Berlino di quella sera, quando all’improvviso tutto cambiò, accadde qualcosa che nessuno si sarebbe mai immaginato. Un errore del ministro della propaganda della DDR Gunther Schabowski proprio riguardo all’autorizzazione di varcare il confine di Berlino, un decreto che però sarebbe dovuto entrare in vigore solo nei giorni successivi, dando così il tempo di avvertire le guardie di confine. Ebbene, erano le 18.53 quando alla domanda di un corrispondente dell’ANSA relativa a quando sarebbe divenuto esecutivo il procedimento, Schabowski rispose incerto: “Per quanto ne so, immediatamente”. Allora, un’orda di giovani, adulti e anziani da Berlino est corse al muro e armata di martelli riuscì ad abbattere quella barriera non solo materiale, ma anche ideologica, economica, politica e sociale. La Germania era riunificata, l’Europa da ridisegnare e il sistema sovietico collassato, insomma, la guerra fredda era conclusa. Sono passati venticinque anni e l’Europa si presenta così come la si vede oggi, letteralmente in preda ad una recessione incalzante, dove la Germania, paradossalmente, è divenuta un colosso detta regole per tutta l’Unione, dove la realtà sperata è un’utopica terra di promesse e nulla è più certo per nessuno. Certo che oltre a questi evidenti fatti, la caduta del muro fu l’incipit per sanguinose guerre: in primis in Jugoslavia e ancora Kosovo e Georgia, tre tragiche conseguenze dell’imminente caduta del comunismo. Un’altra realtà è che l’Europa non è più il centro dell’economia mondiale, sostituita da Stati Uniti e Asia, l’ascesa vertiginosa del populismo e della demagogia, minoritarie ma preoccupanti flutti neonazisti, terra di euroscettici, le nefaste conseguenza della “politica dell’austerity”, insomma, una serie di conseguenze che dopo la fine della guerra fredda hanno e stanno intaccando la cara vecchia Europa. Molteplici sono dunque i quesiti che sorgono: Che tipo di Stato era la Germania comunista? Perché si rivelò così fragile? L’egemonia della Germania in Europa è oggi inevitabile? Quali saranno le ipotetiche sorti future dell’Europa? Come la caduta del muro ha direttamente influito sulle future sorti dell’Europa di oggi? Questi e molti altri temi saranno specificatamente trattati nel saggio, dove autorevoli firme del “Corriere della Sera” forniranno un quadro completo delle cause e delle conseguenza; un libro per conoscere la storia recente e capire gli andamenti futuri.