Crisi, 1.500 euro di spending review a famiglia: meno scarpe, vestiti, aperitivi e bistecche. I dati del periodo tra il 2010 e il 2013 nella nostra Regione.
Un taglio medio di quasi 1.500 euro all’anno. E’ la spending review delle famiglie lombarde negli anni della crisi, fra il 2010 e il 2013, con meno carne a tavola, meno vestiti e scarpe nell’armadio, meno viaggi e meno spese per il tempo libero. Il quadro emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat diffusa oggi 8 novembre 2014 in occasione della Giornata nazionale del Ringraziamento presso il teatro San Carlo di Milano. Domani, domenica 9 novembre 2014, la celebrazione della Messa Solenne officiata dall’Arcivescovo di Milano Cardinale Angelo Scola all’Abbazia di Chiaravalle. Fra il 2010 e il 2013 – spiega lo studio della Coldiretti Lombardia – le famiglie lombarde hanno tagliato il 20% delle spese sull’abbigliamento e calzature (da 144 a 115 euro), l’11% di quelle per i trasporti (da 441 a 393 euro) e di quasi il 13% quelle per il tempo libero (da 140 a 122 euro). Sul fronte alimentare – spiega ancora la Coldiretti Lombardia – si compra l’11% in meno di carne (da 117 a 104 euro al mese), mentre la borsa della spesa resta uguale per pane, uova, latte e ortaggi. L’investimento medio mensile delle famiglie per la tavola è calato del 2,8% (da 474,5 a 461 euro). E la crisi raffredda anche la movida: se nel 2010 quasi un lombardo su due beveva l’aperitivo almeno qualche volta durante l’anno, adesso è sceso al 47%. La crisi – spiega la Coldiretti Lombardia – ha colpito lo stile di vita delle famiglie e le loro possibilità di spesa, tanto che sulla soglia di povertà o sotto di essa si trova già il 6,4% dei nuclei lombardi contro il 4% del 2010. E il fatto che dal 2011 al 2013 sia diminuito da 16.751 a 15.603 il numero delle persone che si sono rivolte alle strutture della Caritas Ambrosiana per un aiuto, è – secondo la Coldiretti Lombardia – non il segnale che le cose siano migliorate, ma che c’è stata un calo della speranza. “La Giornata del Ringraziamento – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – è per noi un momento per riflettere non solo sull’annata agraria, ma anche sullo stato della società in cui viviamo e operiamo. Una società in cui sono state proprio le famiglie le prime vittime della crisi”.