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Sport nazionale

Venti giorni 'Azzurro meraviglia'

Il Mondiale italiano di volley femminile si è concluso, la vittoria è andata agli USA. C'è molto di cui andare fieri: anche del verdetto del campo.

Sono stati venti giorni meravigliosi quelli che le Azzurre di Marco Bonitta sono riuscite a regalarci in questo World Championship di volley: scalando una montagna, sconfiggendo le avversarie, arrivando a varcare finalmente le porte del Forum di Assago di Milano. E poco importa se, proprio quando la coppa faceva il solletico da sotto le dita, il piedistallo ha ceduto e siamo rimaste ai piedi del podio: dal 23 settembre scorso, finalmente, è tutto un parlare di pallavolo. E questo Mondiale italiano, al di là dei verdetti del campo, ci ha raccontato una bella favola di palazzetti pieni di pubblico anche quando non giocava l’Italia, di sportività e di fair play che, siamo stufi di sentirlo dire, dovrebbero diventare esempio per tutti i giocatori e i tifosi del calcio. Ma veniamo allora alla pallavolo giocata: gli Stati Uniti della leggenda del volley Karch Kiraly si sono aggiudicati il torneo, la Cina si è dovuta accontentare dell’argento, mentre per il Brasile, frustrato da due anni di finale e di sconfitta puntuale contro la Russia, è arrivato un bronzo. La nostra Italia ha intrapreso una vera e propria cavalcata verso la final six di Milano: prima nel suo girone, il Pool A, sconfitta solo dalla Repubblica Dominicana al tie break; quindi prima del girone a 8 dopo una strepitosa strapazzata alle cinesi e testa di serie contro USA e Russia. Sì, perché bisogna dire che noi le due finaliste della competizione le abbiamo battute entrambe e anche con un bel margine… Dove abbiamo sbagliato? Sicuramente nella semi-finale contro le asiatiche, affrontata con troppa sicurezza da Piccinini & Co., proprio in virtù della prima sconfitta rifilata loro. E dopo la batosta presa il sabato, domenica è stato molto difficile scendere in campo per il terzo posto contro un Brasile dal dente avvelenato per la sconfitta subita contro gli USA: l’hanno dimostrato gli occhi rossi e gonfi della nostra Principessa, Cristina Chirichella. Tutti pensavano che Italia-Brasile sarebbe stata la finale per il titolo, e non la finalina: il campo ha sconvolto tutti i verdetti. E ci piace pensare che in quel caso l’atteggiamento delle Azzurre sarebbe stato tutto diverso e che contro le ragazze di Zé Roberto avrebbero potuto andare a prendersi anche la coppa. Ma non è stato così. Non dobbiamo comunque vedere questo quarto posto come una sconfitta: essere la quarta squadra più forte del mondo è già di per sé una conquista, e poi da questo mix di pallavoliste esperte (come Piccinini, Lo Bianco, Del Core, Costagrande) e giovani di livello sta nascendo una Nazionale che, ne siamo sicuri, alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 farà faville. Per il momento, allora, consoliamoci con il campionato alle porte e con gli ottimi auspici per le nostre squadre “di casa”: la Igor Novara avrà tra le sue fila Hill, MVP del Mondiale e campionessa del mondo con gli Stati Uniti, e una super-murone-Chirichella che si è fatta davvero notare nel corso del torneo. D’altro canto, la Unendo Yamamay Busto Arsizio sarà soddisfatta dei 31 punti messi a segno da Diouf contro il Brasile. Nell’attesa di tornare a vedere splendere la maglia azzurra sotto i riflettori del mondo intero del volley.

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