Già da piccola grazie alla spinta del padre, Tiziana Tosca Donati, meglio conosciuta come Tosca, iniziò a frequentare il mondo del teatro e se ne innamorò. A quel tempo una donna di spettacolo straordinaria prese posto nel cuore della piccola Tiziana, facendole immaginare di essere un giorno come lei: era Gabriella Ferri. A distanza di parecchi anni, ‘Romana’, affascinante spettacolo andato in scena venerdì 14 marzo all’ Auditorium Paccagnini di Castano Primo, ha inteso essere un omaggio alla signora dei sogni della Tosca bambina, definendosi come atto d’amore nei confronti di una donna e del suo mondo. La sapiente regia di Massimo Venturiello ispirata al tradizionale cabaret romano, ha dato vita ad un itinerario - guida per gli entusiasti spettatori che, fra canzoni e continui rimandi a icone cinematografico - musicali della città eterna (da Petrolini a Balzani, da Fellini a Pasolini, dalla Magnani alla Ferri), hanno potuto scoprire un lato di Roma che forse non conoscevano. Un teatro - canzone dove i brani recitati scelti da Roberto Agostini, si sono intrecciati con le melodie interpretate magistralmente dalla cantante romana e dalla ‘Nica Banda’, piccola orchestra diretta splendidamente da Ruggiero Mascellino. Quasi un melologo, dove le parole hanno fatto parte di un'unica canzone, e dove Tosca diventata l’essenza più autentica della “chanteuse”. Ha colpito inoltre l’ idea di far trascinare in scena dalla cantante uno strano oggetto simile a un carrozzone. Questo, era utilizzato dalla mattatrice per estrarre oggetti funzionali ad accentuare l’incisività della propria interpretazione. Insomma un ottimo spettacolo che fa sperare in nuove iniziative altrettanto interessanti nell’accogliente cornice dell’ Auditorium Paccagnini.