Poco più di mille abitanti e mille occasioni per stare insieme e condividere le radici della tradizione paesana. La Festa Patronale di Casate ha offerto l’ultimo atto di tre settimane ricche di appuntamenti coinvolgenti. Dal 30 agosto si sono alternate occasioni di sport, musica e balli, preghiera, giochi fino al week-end del 19 e 20 settembre quando si sono svolti gli appuntamenti più classici. Sabato sera è arrivato il gruppo di atleti della Fiaccolata partita dal santuario della Natività di Maria Vergine di Superga, nel torinese, a cui ha fatto seguito la celebrazione della Santa Messa all’aperto con don Franco, l’apertura del banco della pesca e della mostra ‘L’immagine celebra la parola: pagine miniate per la preghiera e lo studio di riproduzioni di codici rinascimentali provenienti dalla collezione privata di Luciano Ranzini’ organizzata dal Gruppo Culturale ‘Tra da num s’intendum’ di Casate. Nel pomeriggio di domenica si è svolto, invece, il Trofeo Giuet (il giogo dei buoi simbolo della tradizione contadina del paese); i tre Rioni (Cà Vec, Cà Nobil e Cà Nov) hanno giocato al calcio balilla umano (per la cronaca la vittoria è andata al Rione Cà Nov). In serata spazio alla Processione Eucaristica per il paese