“La speranza e il cambiamento sono possibili”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama apre il suo discorso, il più atteso ed intenso, davanti alla platea delle Nazioni Unite di Washington. E detta le nuove quattro priorità della politica USA: “Disarmo, pace, clima ed economia”, per una sfida ai mali del nostro tempo “Estremisti che stanno cercando di seminare il terrore, conflitti che si protraggono all’infinito, genocidi e atrocità di massa, sempre più nazioni con armi nucleari, calotte polari che si sciolgono, persistente povertà e malattie pandemiche”. E ancora “Dico tutto questo - afferma il leader Usa - non per seminare la paura ma per affermare un fatto: le nostre azioni non sono state ancora alla altezza della vastità delle sfide esistenti. Tutti devono cooperare contro il terrorismo e per il clima. I nostri destini sono condivisi. Chi ha criticato l’America in passato per avere agito da sola non può adesso aspettare che sia l’America da sola a risolvere i problemi del mondo”. Gheddafi lo descrive come un ‘Raggio di luce’, la Cina potrebbe aprirsi all’ecologia. Forse il cambiamento è davvero possibile.