Partita quest'oggi la 34esima fiaccolata nosatese. Destinazione l'abbazia di San Galgano a Chiusdino (Siena). Il ritorno a casa è previsto per la serata di sabato prossimo.
Brandine, sacchi a pelo e borsoni pronti, le gambe pure (in fondo non potrebbe essere diversamente visto che il percorso di ritorno sarà tutto di corsa) e la fiaccola, ovviamente, accesa e… si va. Non è agosto a Nosate senza l’ormai immancabile fiaccolata. Così, anche quest’anno, ecco che il gruppo è ufficialmente partito. Destinazione: l’abbazia di San Galgano a Chiusdino, Siena (una struttura cistercense costituita dall’eremo – detto “rotonda di Montesiepi”, dove in una roccia vi è conficcata una spada del XII secolo – e appunto dai resti della grande abbazia, ora ridotta alle sole mura, senza tetto e con un prato di erba verde come pavimento), più di 500 chilometri che vedranno i tedofori attraversare montagne, pianure e luoghi simbolo, storici e caratteristici di una parte della nostra Penisola per poi fare rientro a casa nella serata di sabato prossimo. La tradizione, insomma, che si rinnova, già perché con quella del 2014 sono ben 34 le edizioni del caratteristico appuntamento del piccolo paesino del territorio. Corsa e fede tornano di nuovo a mischiarsi assieme, regalando ai partecipanti (giovanissimi, giovani, adulti e qualcuno già avanti con l’età, i cosiddetti veterani che fin da quando è nata l’iniziativa sono praticamente sempre stati presenti; oltre all’inseparabile gruppo della cucina) quel “mix” unico e speciale di emozioni, coinvolgimento, ricordo e divertimento. Belli, infatti, sono i momenti del viaggio sui diversi furgoni per raggiungere la meta scelta, ancora gli istanti di preghiera prima di accendere la fiaccola, passando per le giornate di corsa gli uni affianco agli altri o al ritrovo la sera in qualche campeggio o oratorio, per la cena e per trascorrere la notte, fino al calore ed all’affetto dei nosatesi riuniti in strada e in piazza ad aspettarti al ritorno.