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Libri

'L’Identità'

Una percezione segreta e complessa sotto forma di romanzo, l’ineguagliabile analisi di Kundera dell’incerta identità di ognuno nel mondo d’oggi.

L’Identità, un romanzo ma non solo, uno spaccato della realtà sociale odierna, un insegnamento per la quotidianità. L’autore è Milan Kundera, scrittore armonioso ed elegante ma scarsamente noto al pubblico dei lettori. Il suo stile è stato definito semplicemente perfetto. Non c’è infatti un termine che non sia posto esattamente nella sua posizione, una corretta ironia, una storia semplice, una realtà di fondo di grande rilevanza.
Il tema trattato è, come si evince dal titolo, l’identità dell’individuo immerso nella conformata società di oggi. Si parte da una situazione molto comune, caratterizzata da due persone, Jean-Marc e Chantal, che come molte altre vivono una relazione assolutamente abituale. La loro storia procede, ma sempre più spesso sorgono problematiche che non sembrano trovare una plausibile risposta, una soluzione all’evanescente identità di ciascuno dei due soggetti. Essa scompare e riappare, è intermittente proprio come il sentimento che lega Jean-Marc a Chantal; un amore sottile e sovente inesistente, a tal punto che i due, in determinate circostanze, appariranno come due estranei, due individui immersi in una società uniformata e perciò inesistenti, come tutti, come coloro che si modellano conformemente a quanto stabilito dai precari canoni sociali.
Il problema riguarderà entrambi i protagonisti; quando Jean-Marc scambia una sconosciuta di spalle per Chantal, quando smette di voler bene al suo amico F. oppure quando non riconosce più la donna che gli sta accanto; “eri diversa da come ti immaginavo io, mi ero ingannato sulla tua identità”. Anche per Chantal insorgono le stesse questioni seppur in un’ottica differente; si accorge che gli uomini non si voltano più a guardarla, capisce di avere due volti diversi, mette in dubbio la sua storia con Jean-Marc, si dimentica di suo figlio.
C’è una soluzione a questa crisi d’identità? La risposta è del tutto soggettiva. Conformismo o anticonformismo, afflizione o euforia, individualità o collettività; questi sono i dilemmi che colpiscono ognuno nella società attuale, ecco perché i due amanti non possono fare a meno di stentare nel riconoscere sé stessi, si trovano di fronte ad un bivio; “dissolvere la propria individualità nel pentolone della moltitudine” lasciandosi così “trascinare da una folla rumorosa e spensierata” conformandosi dunque al tutto e alla sua insignificanza, oppure scegliere l’ardua via dell’identità, di quella sensazione di profonda sicurezza che ogni individuo necessità per potere essere sé stesso, per distinguersi e sottrarsi all’uniforme moltitudine. Ecco che tutto allora, in preda a questi sconcertanti antinomie assume le vesti di un sogno, un vero e proprio incubo quotidiano e senza fine dal quale non si vede l’ora di ridestarsi.
Un libro profondo, attuale e meraviglioso. Un romanzo inimitabile, che nella semplicità di una relazione tocca temi così segreti e sconcertanti dell’animo umano, non c’è lettera o immagine che non rispecchi la realtà sociale di oggi, insomma, un emblema di perfezione letteraria.

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