Sempre più gente si fida più del computer che del proprio medico...!
Vi sembra di soffrire di emicrania e dopo aver consultato internet siete convinti che avete un tumore al cervello?Consolatevi, non siete soli ma fra le moltissime persone affette dalla cybercondria. È sempre più diffusa infatti l’abitudine di cercare online informazioni su piccoli malesseri e sintomi psicosomatici, approdando così ad autodiagnosi drammatiche che fanno emergere ansie infondate.
Il problema è emerso da uno studio della Microsoft Research condotto su 250.000 utenti dove un quarto di essi ha ammesso di aver fatto almeno una volta una ricerca medica sul web. Un terzo degli intervistati ha addirittura sentito l’esigenza di approfondire su una malattia rara o grave. Inoltre il coordinatore dello studio Eric Horvitz ha constato che la gente tende a guardare solo i primi risultati del motore di ricerca, e se per esempio trovano fra questi un tumore celebrale o la Sla questo diventa il loro punto di partenza. Spingendosi più a fondo gli utenti si convincono così di essere gravemente malati quando invece palesemente non lo sono affatto!
Secondo i ricercatori è un fenomeno preoccupante, che non solo indurrebbe a confondere il PC per il proprio medico e a crearsi preoccupazioni inutili e dannose per la salute, ma persino a compiere costose spese per analisi più approfondite – che spesso non portano a nulla – e per farmaci che se presi a sproposito possono essere davvero dannosi.
Per quanto riguarda il castanese la dott.ssa Zarinelli, responsabile del distretto dell’ASL di Legnano, non crea allarmi sulla questione. Infatti non è stato segnalato nessun caso preoccupante nella zona, e il fenomeno – nel caso sia in stato embrionale – non sembra avere riscontro tra la popolazione adulta quanto piuttosto tra le nuove leve.
Naturalmente la Dott.ssa non condivide il motivo di far vestire al computer i panni del medico e consiglia vivamente di affidarsi a persone in carne ed ossa che hanno – loro si – la competenza e l’abilitazione a diagnosticare eventuali malattie. A fronte del fenomeno dei cybercondriaci che sta dilagando in tutto il mondo, i medici e le persone di buon senso si schierano dunque uniti, e se il computer ha ‘rubato’ negli anni competenze prima affidate agli uomini, non lasciamo che egli prenda anche quel poco che agli uomini rimane.