Dopo la petizione per chiedere la cancellazione dell'intitolazione di una via del paese a Ezio Maria Gray, la discussione è arrivata in consiglio comunale. La via rimane. "Una vergogna. Una strada ad un gerarca fascista - dice Simone Meazza". "Una figura di integrità morale comprovata da più parti - spiega il sindaco Christian Garavaglia".
Ezio Maria Gray non si cambia. La decisione è arrivata alla fine dell’ultimo consiglio comunale, ma in fondo già dalle prime battute si capiva che quasi certamente così avrebbe sentenziato la massima assise cittadina. Il “botta e risposta” tra maggioranza e minoranza (duro, per certi aspetti; forte e deciso, in altri momenti), insomma, fin da subito lasciava presagire ciò che alla fine è stato. Cancellare quella via a lui dedicata a Turbigo? “No”. “Una scelta che lascia senza parole – commenta Simone Meazza, tra i promotori assieme all’ex sindaco, nonché scrittore e ricercatore storico, Gianfranco Galliani Cavenago e a Pier Giorgio Caretta dell’Anpi di Vanzaghello (e con la collaborazione e la partecipazione di numerose sezioni Anpi, di storici e scrittori e di associazioni culturali e sociali) della petizione popolare nata, appunto, per chiedere che fosse tolta l’intitolazione – Questa sera (giovedì ndr), c’è stata una vera e propria difesa da parte del primo cittadino e del suo gruppo dell’ideologia fascista incarnata in Ezio Maria Gray. Altro che motivazioni quali “nonostante tutto è stato un uomo di cultura…”, si è trattato unicamente di un totale sostegno di ciò che ha ideologicamente rappresentato”.
EZIO MARIA GRAY: "IL NOSTRO IMPEGNO VA AVANTI; LE 430 PERSONE CHE HANNO FIRMATO LA PETIZIONE HANNO IL DIRITTO DI FAR SENTIRE LA LORO VOCE - DICE SIMONE MEAZZA"; "AVVIATO UN PERCORSO PER COSTITUIRE UN CENTRO STUDI CON IL SUO PATRIMONIO POLITICO E CULTURALE" - RIBATTE VALERIO ZINETTI
Nato nel 1885 a Novara, Ezio Maria Gray è stato volontario, prima nella guerra di Libia come ufficiale di Fanteria e giornalista, poi durante la Prima Guerra Mondiale (ricevette una medaglia d’argento e una di bronzo al valor militare), aderendo al partito Nazionalista e nel 1919 è stato eletto deputato del Parlamento; quindi, è entrato a far parte dal Fascismo ed ha partecipato alla Marcia su Roma. Membro del direttorio nazionale del Partito nel 1924 e del Gran Consiglio del Fascismo, è diventato vicepresidente della Camera dei Deputati e nel 1941 della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Nel 1943, ecco l’ingresso nella Repubblica Sociale Italiana e nell’ottobre del 1945 è stato arrestato e condannato a 20 anni di detenzione, fino a che nel 1946 è tornato libero grazie all’amnistia Togliatti, aderendo successivamente al Movimento Sociale Italiano e ricoprendo poi l’incarico di consigliere comunale di Novara e Roma. Ancora, nel 1953 è stato eletto deputato alla Camera (fino al 1958) e nel 1963 è diventato Senatore della Repubblica. Ha sposato la scrittrice Teresah e la sua morte è arrivata l’8 febbraio 1969 a Roma (diversi, infine, i suoi testi e le sue pubblicazioni). “La nostra attività va avanti – dice Simone Meazza, tra i promotori della petizione per chiedere la cancellazione dell’intitolazione della via dedicata appunto a Ezio Maria Gray – Gli oltre 430 cittadini che hanno firmato e le varie realtà culturali e storiche che ci hanno dato il loro appoggio hanno il diritto di poter continuare a far sentire la loro voce”. Di contro, però, Valerio Zinetti, uno degli organizzatori nel maggio scorso del convegno proprio a Turbigo “Ezio Maria Gray: un italiano fedele alla Patria”: “In un momento storico in cui il senso di Patria sembra essersi spento, l’esempio di un uomo come Ezio Maria Gray che ha fatto della sua vita il motto “Con la Nazione sempre, contro la Nazione mai” è il modo migliore per riaccendere i valori profondi della civiltà. Proprio in questo senso bbiamo avviato un percorso per la costituzione di un centro studi dove raccogliere e divulgare il patrimonio politico e culturale di Gray. Provo sdegno per il linciaggio mediatico che una parte di cittadini e alcune realtà stanno mettendo in atto contro il nostro sindaco in queste ore”.