In occasione della ricorrenza della 'Madonna del Carmine' a Cuggiono è tornata la festa del paese con cerimonie religiose ed iniziative di carattere popolare e culturale.
Ogni paese celebra la propria festa patronale con l'intento di tramandare quei valori, religiosi e popolari, che nella società attuale si stanno lentamente perdendo. E' con questo intento che la comunità di Cuggiono ha rinnovato quei riti caratteristici della festa della Madonna del Carmine. Una festa preparata dal triduo di preghiere e celebrazioni, confluito nella solenne processione con la banda, nella serata di sabato 19 luglio, che ha accompagnato la statua della Madonna per le vie del paese. La domenica ha sempre rappresentato il momento centrale della festa, perché, dopo la Messa cantata, le famiglie si riunivano a tavola per il pranzo invitando tutto il parentado. Il 'Carmanin' è per Cuggiono il giorno successivo alla festa del Carmine, cioè il lunedì, che comincia con la tradizionale Messa alla Cappella della Pellegrina e in serata si conclude con la benedizione degli automezzi in piazza Mercato. Che arricchiscono la festa patronale, di carattere popolare, sono le serate danzanti in piazza, che quest'anno sono state proposte, il sabato, nella caratteristica piazza di Castelletto, con l'orchestra 'Loredana' e domenica, in piazza a Cuggiono, con l'orchestra 'Made in Italy'. Lunedì sera invece, causa maltempo, la '100 per 100 Tarantella' del Gruppo 'La Paranza del Geco' è stata rinviata a data da destinarsi. Di particolare interesse le mostre fotografiche, con il patrocinio del Comune di Cuggiono, presso la Villa Annoni, di cui la mostra 'TRA: attraverso la Cuggiono di oggi per riscoprire quella di ieri' ha riproposto in una nuova versione le fotografie storiche dell'archivio di Carlo Stucchi, fondendole con scatti attuali degli stessi luoghi. Un esperimento affascinante che il 'Collettivo Talpa', autore dell'iniziativa, vorrebbe ora ampliare, con l'affissione delle opere nei luoghi immortalati. Chi ha passeggiato in questi giorni nel parco di Villa Annoni ha potuto ammirare le particolari installazioni di Marco Di Zinno. Le sue gigantografie, che rappresentano scorci di Milano, Atene e New York, sono realizzate in bianco e nero, evidenziando a colori solo alcuni particolari. Per chi ancora non avesse avuto ancora occasione di visitarla, l'installazione fotografica sarà esposta fino al 4 agosto. Nelle sale della Villa, si poteva visitare la mostra 'Aspettando Expo Cuggiono 2014 - Immagini per nutrire l'attesa e per spingersi oltre', organizzata dal 'Gruppo Artistico Occhio' in collaborazione con il 'Collettivo Talpa', dove le fotografie erano suddivise per temi: il cibo, l'attesa, le vie d'acqua. Curiosa l'esposizione di stereoscopie d'epoca del sig. Emilio Porrati, che mostrava ai visitatori gli effetti speciali, già in 3D, di strumenti del passato. Ciò che è mancato è stato il contorno: un tempo le vie erano un tripudio di rosso e giallo, i colori del paese, mentre negli ultimi anni gli addobbi, e di pari passo la partecipazione della gente, sono venuti sempre più a mancare, con un rimpianto delle feste del passato condiviso dai cuggionesi anche sui social network.