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Territorio

Regolazione Ticino, ma non basta!

Il Comitato Istituzionale ha dato il via libera alla sperimentazione dei livelli di deflusso della regolazione estiva del Lago Maggiore ma solo fino al 15 settembre.

Il Comitato Istituzionale nella seduta del 22 luglio ha dato il via libera alla sperimentazione dei livelli di deflusso della regolazione estiva del Lago Maggiore ma solo fino al 15 settembre. In questi 45 giorni il livello di massima regolazione potrà essere mantenuto fino a +1.25 m sull’idrometro di Sesto Calende, a condizione che si mettano in atto tutte le cautele per evitare effetti negativi su persone, ambiente e infrastrutture. L’Autorità di Bacino del Po ha infatti stabilito che “Fino al 15 settembre è approvato l’innalzamento della quota di massima regolazione estiva del lago al livello di m+1.25 sullo zero idrometrico di Sesto Calende, livello già autorizzato dal Ministro dei Lavori Pubblici nel 1986 sulla abse delle prescrizioni del Magistrato per il Po, al fine di tenere conto della sperimentazione in corso relativa alla modulazione del deflusso minimo vitale nel Ticino sub lacuale a valle dello sbarramento del Panperduto e del fatto che un incremento dei volumi accumulati nel lago può consentire di fronteggiare situazioni di scarsità idrica”. “Riteniamo questa proposta migliorativa ma insufficiente, perché consente la regolazione a +1.25 contro +1.50 previsto dalla sperimentazione avviata nel 2010 – commenta il direttore del Parco , Claudio Peja -. Ma anche perché il livello +1.25 è stato garantito solo fino al 15 settembre”. “La decisione, seppur migliorativa è insufficiente come ribadito in Conferenza di servizi del 17 luglio in Regione– aggiunge il vicepresidente del Parco del Ticino, con delega alle acque, Luigi Duse -. Non ha alcun senso e motivazione il non accoglimento della nostra proposta di innalzamento a 1.50 da subito, essendo dimostrato l’insussistenza degli stessi presupposti che hanno indotto alla decisione del Ministero del 16 giugno di portare all’1 idrometrico”. “Sottolineiamo con grande preoccupazione, inoltre, il fatto che dal 15 ottobre al 15 novembre si tornerà al metro sullo zero idrometrico. Infatti il 15 novembre sarà ripristinato l’1.50 invernale. Perché non prendere una decisione subito? Tre o quattro giorni di acqua in più in caso di siccità sono tantissimi, basta chiedere ad un agricoltore o ad un conoscitore del fiume!”. “Sottoporremo a questione al Ministro dell’Ambiente che incontreremo il prossimo 29 luglio a Roma – conferma il presidente del Parco Gian Pietro Beltrami- Continueremo a monitorare la situazione pronti ad intervenire qualora le soluzioni non fossero soddisfacenti”.

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