Giunge ormai alla 26a edizione la ‘Sagra del Baragioue’ , in programma questa domenica 13 settembre a Cuggiono. L’iniziativa è curata dal ‘Museo Storico Civico’ in collaborazione con i commercianti e l’Amministrazione comunale. In occasione dei 200 anni dall’edificazione della suggestiva Villa Annoni, le iniziative si concentreranno negli spazi del chiostro e dell’aia. Si inizia alle 10 con le visite al museo (con le audioguide elettroniche) prima del pranzo con: risott cunt a pasta da salàm, pesìtt rustii e patatin, salamìtt fresch e custin in su a brasca, pan tramvai e busaela. Nel pomeriggio degustazione del ‘Baragioeu’ e del ‘Pan Tramvai’, con una simpatica pesca di beneficenza. Si prosegue quindi con la cena a base di grigliata mista, salamìtt fresche pesìtt rustii, prima della serata danzante con i ‘Singoli’. Ma andiamo un po’ a scoprire la storia da cui trae origine questa sagra: il ‘baragioeu»’ era il vino che i contadini del paese producevano mescolando l’uva clinto con quella americana. Il nome deriva da ‘baraggia’, che significa terreno argilloso. A Cuggiono esisteva però un’ ampia zona a vite sulla sponda lombarda del Ticino, che veniva chiamata così. Il vino, che richiede tre mesi di fermentazione, ha un sapore asprigno e raggiunge i 9 gradi. Viene prodotto una volta all’anno, in occasione della fiera, con l’uva del piccolo vigneto di Villa Annoni. Assieme al vino, si potrà assaggiare il ‘pan tramvai’, una grossa ciabatta di pane con l’uva. Le mogli dei contadini facevano essiccare i grappoli migliori di uva americana e con gli acini farcivano il pane per darlo a mariti e figli, che all’alba salivano sul tram ‘Gamba de Legn’, per andare in fabbrica a Milano. Dato che tutti avevano il loro pacchettino in mano, il dolce prese il nome di ‘pan tramvai’. Ricordi e tradizioni di una vita contandina nemmeno troppo lontana che, purtroppo, molto spesso si fa in fretta a dimenticare nei ritmi della quotidianità.