Il neo comitato 'Uniti contro il muro' in campo per la salvaguardia e la tutela della via Lonate. Gruppo e cittadini in prima linea sui lavori del raddoppio ferroviario.
Più di 500 firme raccolte in pochi giorni. Cinquecento voci che, ancora una volta, si sono levate, forti e chiare, da una parte all’altra della città. Ma non ci si ferma qui, perché siamo solo all’inizio e perché qualcosa si può e soprattutto si deve cercare di fare. Alla fine, le parole d’ordine tra le fila del neo comitato “Uniti contro il muro” sono sempre le stesse: salvaguardia e tutela del paese, del territorio e di coloro che ci vivono o hanno un’attività. I lavori per il raddoppio ferroviario, certo, (il muro di cemento ed il sottopasso al posto del passaggio a livello là in via Lonate a Castano Primo che ha letteralmente tagliato in due la zona nord penalizzando commercianti e residenti), contemporaneamente anche la delicata questione della sicurezza in quell’area e di conseguenza in altri punti del paese. “L’attenzione è massima – spiega Luisa Peccini, tra i promotori assieme ad un gruppo di cittadini, appunto, del comitato – Subito ci siamo attivati, grazie alla collaborazione ed alla partecipazione di tanti castanesi, per informare e sensibilizzare l’intera cittadinanza sulla situazione e per raccogliere da loro possibili idee, proposte e soluzioni in merito”. Qualche esempio uscito nel corso degli incontri avuti in queste settimane: il posizionamento di telecamere che monitorino gli accessi al sottopassaggio, l’abbassamento dell’attuale muro o in parallelo “Perché non far diventare in via sperimentale lo stesso sottopasso ad uso unicamente ciclabile, ma a doppio senso di marcia, invece che carrabile ed a senso unico come previsto? La struttura è ancora chiusa, si potrebbe provare e poi fare le necessarie valutazioni – continuano dal comitato – I momenti di confronto tra i cittadini sono stati diversi e sono un segnale importante di vicinanza ed unione della gente alla città. Avere avuto modo di ragionare assieme è stato fondamentale perché ci ha permesso di parlare in maniera concreta del presente e del futuro della zona. Adesso, comunque, si va avanti: c’è la petizione che molti hanno già sottoscritto e che prosegue (ci siamo e ci stiamo organizzando con gazebi in tutta Castano e con il classico “porta a porta”), quindi l’altro giorno abbiamo incontrato il sindaco per presentare i vari punti di vista della popolazione e, infine, speriamo presto di poter finalmente aprire un dialogo con Ferrovie Nord per portare anche a loro i nostri progetti. Noi ci siamo e chiediamo di essere ascoltati, informati e coinvolti nelle decisioni. Vogliamo poter dialogare con le istituzioni e gli enti direttamente coinvolti visto che ad oggi non è stato praticamente possibile, e visionare le documentazioni sull’opera, così da avere un quadro preciso e dettagliato delle fasi e degli step precedenti e di ciò che è e sarà”.