Quando ormai sembrava confermata per oggi la riapertura, stamattina dopo un sopralluogo si è deciso per il rinvio. Molto probabilmente sarà la prossima settimana.
Tutto rimandato. Quando ormai sembrava confermata per oggi la riapertura della Statale 341 (là all’incrocio con la via XXV Aprile tra Turbigo, Castano Primo e Robecchetto con Induno), ecco il dietrofront. Almeno per adesso. Ma allora, quando quel tratto di strada, chiuso dalla fine dello scorso mese di febbraio, tornerà nuovamente percorribile? “Stamattina Anas, la Provincia e Ferrovie Nord hanno svolto un sopralluogo, al quale abbiamo partecipato anche noi come comune, assieme a Turbigo ed ai due comandi di polizia locale, per ragionare e valutare nella sua specificità la situazione – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici di Castano, Costantino Canziani – Alla fine gli enti incaricati hanno deciso per il rinvio. Comunque è questione di poco tempo, molto probabilmente entro la prossima settimana ci sarà l’apertura ufficiale”. Intanto, i lavori per il raddoppio ferroviario proseguono. Perché, anche una volta che la Statale tornerà transitabile, i cantieri andranno avanti proprio sotto a quest'ultima, per intenderci nei pressi del passaggio a livello di via XXV Aprile. “Entro la fine di luglio – continua il sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia – il passaggio a livello verrà chiuso definitivamente per consentire gli interventi necessari a collegare appunto la via XXV Aprile con il raccordo alla Statale. I cantieri dovrebbero durare all’incirca un mese, fino al termine dell’estate”. “Come comune di Castano – aggiunge Costantino Canziani – durante i lavori ci prenderemo in carico temporaneamente il tratto che unisce la via XXV Aprile con il raccordo alla SS 341, così da consentire ai residenti di via Casello Ferroviario di muoversi e spostarsi in maniera più agevole e consona”. “Stiamo quotidianamente monitorando le varie situazioni presenti nei due paesi – concludono il primo cittadino turbighese Garavaglia e l’assessore castanese Canziani – Gli incontri e le riunioni con le parti direttamente interessate sono praticamente costanti, per avere un quadro preciso e dettagliato dello stato di avanzamento dell’opera, al fine di informare la cittadinanza, e per mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per cercare di creare il minor disagio possibile a quanti vivono, lavorano o si trovano ad attraversare quotidianamente le aree coinvolte”.