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Castano Primo

Pedaliamo per la legalità

L'idea è nata dal Comitato per Castano e subito tanti cittadini hanno risposto positivamente. Diverse, purtroppo, le zone della città dove si verificano episodi legati allo spaccio di droga, atti di vandalismo o presenze di persone sospette. Così i castanesi hanno deciso di scendere in campo con la 'Pedalata della legalità'.

Niente bandiere, stemmi né patrocini, perché tutto è semplicemente il frutto della spontaneità e della buona volontà. Qualcosa che arriva dal senso civico e dalla testa, insomma. Qui, in quel territorio dove molti di loro sono nati, cresciuti e vivono, e dove altri vi sono giunti negli anni oppure hanno un’attività, purtroppo oggi sono diversi gli episodi legati al delicato fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche gesti di vandalismo, abbandono di rifiuti o presenze sospette nei boschi e nelle zone periferiche, così un gruppo di cittadini di Castano Primo ha deciso di scendere in campo in prima persona per manifestare contro la delinquenza e le brutte frequentazioni di questi luoghi. “La pedalata della legalità” (come l’hanno voluta ribattezzare), alla fine, sarà quindi l’occasione per dare un segnale forte e chiaro alla città di unione della gente. “Non demandiamo sempre ad altri. Non continuiamo a lamentarci per ciò che accade, ma facciamo qualcosa di concreto tutti assieme. Diamo un segno ed una risposta civile e simbolica a queste persone che non ci lasciano stare tranquilli e sereni – spiegano dal Comitato per Castano, da cui è partita appunto l’idea – Fin da subito la risposta dei castanesi è stata davvero molto positiva. Speriamo che in tanti si aggiungeranno al momento della partenza”. L’appuntamento, allora, è sabato prossimo, alle 16 in piazza mercato e da qui, in bicicletta, i presenti raggiungeranno, fermandosi, diversi punti del paese segnalati tra i più critici. “Abbiamo realizzato un percorso grazie soprattutto alle segnalazioni che i cittadini ci hanno fatto – continuano gli organizzatori – Ad esempio c’è l’area dietro al cimitero, ancora le zone boschive attorno al santuario della Madonna di Grée oppure i sottopassi delle vie Giolitti e Lonate, le sponde del canale Villoresi, la cascina Malpaga, ecc... Noi ci siamo e ci saremo (perché quella di sabato prossimo vuole essere solamente un primo tassello di altri momenti simili) per salvaguardare quei luoghi e far sì che possano tornare ad essere vissuti, senza più paure, dalla popolazione. Infine, alcuni di coloro che hanno dato l’adesione alla “Pedalata della legalità”, verranno, inoltre, attrezzati di guanti, sacchi e tutto l’occorrente per la pulizia. Non vogliamo assolutamente sostituirci alle istituzioni nello svolgimento dei loro compiti, anzi è fondamentale che ci sia collaborazione tra le parti. E questo non significa che lo stato non debba fare il suo, ma che lo stato siamo anche noi”.

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