E' il Parma ad aggiudicarsi l'ultimo posto utile alla qualificazione per i preliminari dell'Europa League, con il Toro beffato da un rigore sbagliato da Cerci. Per la Juventus è anche record: vince il campionato e fa 102 punti in classifica.
Termina per 3 a 3 l’anticipo tra UDINESE e SAMPDORIA. Nonostante a nessuna delle due squadre servano i tre punti, la partita è spumeggiante e regala emozioni e gol da ambo le parti. Pronti via ed è la Samp a passare per prima in vantaggio grazie ad Okaka, che insacca su cross preciso di De Silvestri. Risponde poco dopo l’Udinese, con una punizione magistrale di Di Natale, su cui Fiorillo nulla può. E’ ancora il capitano a realizzare la sua doppietta, approfittando della penetrazione in area di Pereyra che lo serve con precisione. Nella ripresa continuano le sortite offensive di ambo le compagini, con la Samp che realizza il 2 a 2 grazie ad Eder che riceve il passaggio di Okaka, per poi portarsi addirittura in vantaggio, sfruttando un contropiede, con Soriano abile a entrare in area e ad insaccare il 3 a 2. Quando tutto sembra finito, è di nuovo Di Natale a salvare i suoi, siglando il gol del pareggio, mostrandosi abile a sfruttare un passaggio infelice del neo entrato Wszolek, per il 3 a 3 finale.
Vince il CATANIA per 2 a 1 contro l’ATALANTA. Seppur ormai retrocessi, i padroni di casa mostrano grande orgoglio in campo, rendendosi sin da subito pericolosi con Lodi e Bergessio, che sono anche gli autori delle due reti etnee, con la seconda realizzata su rigore al 91esimo, che rende inutile il gol realizzato una decina di minuti prima da Kone, per la vittoria finale dei padroni di casa.
Viene sconfitta la ROMA per 1 a 0 in casa del GENOA. La partita non lascia trasparire grandi emozioni, offrendo poche occasioni da rete da ambo le parti, con le due squadre che si limitano a fraseggi tra i vari reparti e a chiudersi sulla difensiva. Proprio quando la partita sembra concludersi sullo 0 a 0, ecco che il risultato cambia a favore dei rossoblu per mano del neo entrato Fetfatzidis, autore di un potente sinistro che trafigge la porta giallorossa per l’1 a 0 finale.
Conquista gli ultimi tre punti la JUVENTUS in casa contro il CAGLIARI, raggiungendo così i 102 punti in classifica. Gioco solido per i bianconeri, con le individualità che emergono, con il solito Pirlo a rendersi protagonista con una bellissima punizione che trafigge Silvestri per l’1 a 0. Poco dopo si materializza anche il raddoppio bianconero, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Llorente che ruba palla ad un avversario e insacca in rete. La Juventus continua ad essere padrona del campo, orchestrando un buon gioco, ordinato e preciso, che la porta a siglare il 3 a 0 sul finire del primo tempo, con il gol che decreta la fine del match, a fronte di un Cagliari che non riesce a sfruttare la ripresa per cercare di riaprire i giochi, per la sconfitta finale.
Vince il PARMA per 2 a 0 contro il LIVORNO. Primo tempo molto teso per i gialloblu, che denotano stanchezza e sognano l’Europa League. Impostano il loro gioco cercando Biabiany, che però non riesce a concretizzare diverse occasioni prospettatesi nel primo tempo. La ripresa vede entrare in campo un Livorno opaco, che non riesce a contrastare gli avversari nè a farsi pericoloso, a fronte di un Parma più concreto, tanto da passare in vantaggio a seguito di un corner battuto da Cassano, con Amauri bravo ad insaccare di testa. Il gol galvanizza il Parma, con lo stesso attaccante brasiliano a chiudere il match, ribadendo in rete una respinta del portiere Anania, regalando il 2 a 0 ai suoi che vale l’Europa League.
Positiva la prova del MILAN che sconfigge il SASSUOLO per 2 a 1. Inizio offensivo per i rossoneri, a caccia della vittoria sin dai primi minuti, con una grande punizione di Muntari che vale l’1 a 0. Cerca di rispondere il Sassuolo che imposta delle giocate offensive, ma subisce il raddoppio a firma di De Jong. Partita che prosegue con altre occasioni per i rossoneri, e si macchia di diversi cartellini rossi per Mexes, Cannavaro e in ultimo De Sciglio, con il rigore concesso al Sassuolo, realizzato da Zaza al 90esimo, ma il risultato non cambia, con la vittoria del Milan che però non vale l’Europa League.
Goleada in casa NAPOLI che batte il VERONA per 5 a 1. I partenopei spengono sin da subito le speranze euroopee degli avversari, entrando in campo molto propositivi e carichi, con i gol che si materializzano a distanze ravvicinate: il primo è di Callejon, al quale segue quello di Zapata che, servito da Mertens, insacca nell’angolino, con lo stesso giocatore a realizzare pochi minuti dopo la sua doppietta personale che chiude il primo tempo, a fronte di un Verona che non può far altro che subire le offensive avversarie. Non cambia atteggiamento il Napoli, che nella ripresa è ancora a caccia di gol, che arriva con Mertens, abile a sfruttare un disimpegno di Albertazzi. Il moto di orgoglio del Verona emerge con Iturbe, autore di una bella punizione che finisce deviata in rete per il 4 a 1. E’ il Napoli, però, ad avere l’ultima parola chiudendo i giochi sul 5 a 1 ad opera del solito Mertens, che, su assist di Insigne, corona la sua doppietta personale e la vittoria per i suoi.
Vince la LAZIO per 1 a 0 contro il BOLOGNA. Primo tempo a tinte biancocelesti, animato dall’ottima prestazione di Candreva, unico dei suoi a creare occasioni degne di nota, che però non riescono a sbloccare il risultato, a fronte di un Bologna assente in campo e poco propositivo. Nella ripresa, invece, emergono gli ospiti, che vanno vicino ad una buona occasione da rete per mano del neo entrato Rodriguez, ma vedono spente le loro speranze di vittoria per via del rigore concesso agli avversari e realizzato da Biglia al 94esimo, che vale la vittoria biancoceleste.
Clamoroso quanto accaduto all’Artemio Franchi di Firenze, dove il TORINO ad un passo dall’Europa League, vede la qualificazione sfumare per l’errore di Cerci dal dischetto negli ultimi minuti, chiudendo sul 2 a 2 contro la FIORENTINA. Primo tempo scialbo e senza emozioni, con il Toro nervosissimo per la posta in palio, che fatica a pungere in avanti, con una manovra offensiva che manca di ampiezza e profondità in avanti, affidandosi spesso ad estemporanei lanci lunghi, con i soli El Kaddouri e Cerci che provano invano lo spunto, al pari della Fiorentina che ottiene solo buone risposte dagli esterni, i cui continui cross portano alla concessione di diversi calci d’angoli, ma rare occasioni, con una sola nitida da rete da registrare a firma Rossi, il cui tiro deviato finisce di poco fuori dallo specchio. La ripresa è di tutt’altra pasta, con le squadre che attaccano colpo su colpo, per un continuo di emozioni e occasioni. A rompere gli equilibri è una giocata di qualità, con un bello scambio stretto in area tra Rossi e Cuadrado, con il colombiano che viene steso in area da Vives, per il rigore realizzato da Rossi per l’1 a 0. A quel punto, il Toro inserisce due punte e passa ad un offensivissimo 4-3-3 dove Cerci, largo a sinistra, diventa un pericolo costante con le sue improvvise accelerazioni, trovando l’assist vincente a centro area per il neo entrato Larrondo che insacca l’1 a 1. Il Toro, visti i risultati dagli altri campi, avrebbe bisogno di vincere per andare in Europa, e così si riversa in avanti spinto dall’entusiasmo del pareggio, lasciando però voragini difensive, così che i contropiedisti viola trovano subito il modo di far male, con Cuadrado che si invola verso l’area, servendo poi Rebic che a tu per tu con Padelli insacca il 2 a 1. Sembra tutto finito a pochi minuti dal termine, ma il siluro su punizione di Kurtic riapre il match sul 2 a 2, con il Toro che ci prova fino all’ultimo, con Barreto che si procura al 94 il rigore, finendo steso da Roncaglia, con Cerci che batte dal dischetto trovando il gran riflesso di Rosati che gli respinge il tiro, per il pari finale che segna la cocente mancata qualificazione del Toro.
Verrà ricordata dai tifosi interisti più per il contemporaneo addio degli eroi del triplette Samuel, Milito, Cambiasso e Zanetti che, come noto, saluta il calcio, che per il risultato, la sfida tra CHIEVO VERONA e INTER, chiusasi per 2 a 1 a favore degli scaligeri. La gara vede un’Inter opaca e ricca di seconde linee, faticare a creare pericoli alla difesa ospite, con il solo Kovacic ad accendere la luce in mediana per le punte che appaiono in giornata no, così come gli esterni di centrocampo. Il Chievo è invece di tutt’altra pasta, tenendo ritmi altissimi e ribaltando immediatamente il fronte di attacco, con Lazarevic e Paloschi che, messi spesso in condizioni di colpire dai centrocampisti (bene Radovanovic e Hetemaj nelle due fasi) centrano due pali. L’Inter trova però l’1 a 0 con Andreolli che insacca con un potente destro sugli sviluppi di una palla inattiva. Nella ripresa, l’azzeccatissimo ingresso di Obinna cambia letteralmente il match, con il nigeriano che trova due gran conclusioni che si insaccano in rete per il meritato 2 a 1 finale.
Finisce con grandissimi emozioni e colpi di scena il campionato 2013-2014, con l’ultimo verdetto, quello dell’assegnazione dell’ultimo posto all’Europa League, che premia nella tripla sfida tra Milan,Torino e Parma, gli emiliani che, imponendosi per 2 a 0 sul Livorno, staccano il biglietto per i preliminari, anche se cocente è la delusione del Toro che aveva in mano il proprio destino, con il rigore della vittoria sulla Fiorentina fallito da Cerci al 94 esimo, a vanificare una qualificazione che sembrava ormai raggiunta.
Vince anche il Milan, che solo per un tempo aveva sperato di qualificarsi, mentre nelle altre sfide a giochi già fatti, spiccano le vittorie del Genoa sulla Roma, quella roboante del Napoli sul Verona, e il netto 3 a 0 della Juve sul Cagliari, con annesso raggiungimento delle storico superamento dei 100 punti per i bianconeri, con il pareggio tra Udinese e Sampdoria, la vittoria del Catania sull’Atalanta, della Lazio sul Bologna e del Chievo sull’Inter a chiudere l’ultima giornata di un emozionante campionato.