Robecchetto, Storie
Un lungo viaggio di solidarietà ed avventura. Il malvagliese Luciano Ravasio e 5 amici insieme, portando indumenti, medicinali e materiale scolastico a quelle popolazioni.
E’ stato un lungo viaggio tra solidarietà ed avventura, quello recentemente compiuto in Africa dal malvagliese Luciano Ravasio. Questa volta il 49enne, insieme a cinque amici (Alessandro Spelta e Carlo Cantoni di Besate, Giorgio Lupatini di Abbiategrasso, Roberta Villa, facente capo all’organizzazione ‘Bambini nel deserto’, di Sesto San Giovanni, ed Elena Dorigo di Padova), dopo essere sbarcato a Tangeri ha raggiunto la Mauritania, dove peraltro era già stato in moto nel 1997. Un percorso davvero faticoso e sfiancante, sia per le persone che per le loro autovetture, a causa dei 44° di temperatura costanti durante le giornate. “Siamo entrati nel deserto l’11 marzo e ne siamo usciti solo il 21, dopo aver visitato alcuni villaggi dove abbiamo trovato ospitalità” – ci racconta Ravasio, sottolineando la cordialità della popolazione locale che spontaneamente offriva al gruppo vitto e alloggio. Ed anche una festa in loro onore, con tanto di canti e balli, senza dubbio il momento più bello dal punto di vista folkloristico. Tuttavia le esperienze più forti vissute dai sei amici sono state quelle legate alle visite a tre ospedali, dove i nostri sono entrati realmente in contatto con il concetto di privazione e povertà. “Una di queste strutture, in particolare, era dispersa in montagna e mancava proprio di tutto! Abbiamo così deciso di lasciare, oltre agli aiuti che avevamo appositamente predisposto, la nostra attrezzata valigetta del pronto soccorso.” – continua il malvagliese. Entrando nel particolare delle merci donate in Mauritania dalla compagnia di avventurosi e solidali amici, dobbiamo evidenziare che indumenti ed alcuni medicinali erano stati offerti dalla Caritas di Malvaglio, un altro notevole quantitativo di farmaci da ‘Bambini nel deserto’ ed il materiale scolastico dall’Avis di Abbiategrasso. “Senza il prezioso apporto fornito da queste organizzazioni il nostro viaggio non avrebbe avuto la valenza di aiuto umanitario che invece ha assunto” – conclude Luciano Ravasio, che già sta pensando ad organizzare il prossimo viaggio in Africa. Per lui questa realtà così diversa dalla nostra, ed in particolar modo il deserto, costituisce una vera e propria passione.