'La Masai Bianca'

Un viaggio, una storia che ha stravolto la vita di una donna occidentale. Un fuggente e fatale incontro tra i masai del Kenya e una donna del 'nostro' mondo.

Un libro intenso, appassionante, travolgente. Tre aggettivi per descrivere una grande storia d’amore, un fuggente e fatale incontro tra i masai del Kenya e una donna del mondo occidentale. Si tratterà di una vera e propria simbiosi tra due culture così diverse che sembrano però fondersi nella comprensione reciproca, sorpassando molteplici difficoltà con strabiliante vigore, il tutto accompagnato da una sensazione di fondo, perlatro percepibile nella lettura, di una forza di volontà fuori dal comune. Un’avventura dunque che trasporterà il lettore lungo una linea di confine tra due mondi profondamente diversi, sia nella modalità di vedere il mondo circostante, sia la vita quotidiana e soprattutto il rapporto tra uomo e donna. In seguito a questa breve ma necessaria prefazione, è opportuno andare a trattare la trama concreta di questa meravigliosa avventura, senza però svelare gli straordinari momenti che la caratterizzano. Corinne è una giovane donna con una famiglia, una boutique avviata, molti progetti ed un fidanzato in Svizzera. Proprio con lui decide di partire; la destinazione designata è il Kenya. Giunti a destinazione, Corinne da subito si innamora della cultura, della veemenza con cui questi popoli in una terra dimenticata riescono a vivere nella felicità di una comunità unità e fraterna, del sapore acre ma meraviglioso della terra africana dove ciscuno, senza sapere esattamente il motivo, si sente accolto e rapito dalla sua estrema bellezza, si innamora di un uomo, un guerriero masai di nome Lketinga, che senza saperlo camboerà la sua vita per sempre. I due non hanno nulla in comune, si capiscono con difficoltà. Eppure, senza la minima esitazione, Corinne lascia tutto ciò che aveva nel mondo occidentale per trasferirsi in quella che per quattro anni sarà la sua nuova patria. L’autrice, Corine Hofmann che oggi vive in Svizzera con Napirai, la figlia che ha avuto da Lketinga, rievoca con semplicità e nitidezza la sua eccezionale esperienza, narra un memorabile viaggio alla riscoperta di sé stessi , il tutto sotto la forma di una sorta di diario che darà modo al lettore di poter percepire ancora più a fondo ogni singola straordinaria sensazione che questo libro è in grado di trasmettere.