Una nostra squadra era stata inviata in luogo, nei pressi della Chiesetta di Santa Maria in Binda, dalla Sala Operativa del 115 per la bonifica di un presunto nido di vespe nel parco pubblico. Giunto in luogo il capo squadra appurava che trattavasi d'api sciamate sul tronco d'un albero, faceva delimitare la zona e si accordava con la polizia locale per la ricerca d'un apicultore disposto a recuperare lo sciame. La procedura adottata dai vigili del fuoco di Milano e Provincia stabilisce infatti che si debbano bonificare nidi di vespe e imenotteri aculeati (calabroni) ma che vadano preservate le api a meno che non vi sia immediato pericolo per le persone (es. api sciamate all'interno di un'abitazione con persone allergiche). L'apicoltura è ormai riconosciuta a tutti gli effetti come attività agricola e i suoi benefici sulle colture vegetali sono sempre più apprezzati. In un periodo di crisi per il settore apistico, con la diffusa morìa delle api su scala mondiale. La Valle d’Aosta, ad esempio, con una legge regionale, ha vietato i trattamenti antiparassitari alle colture durante il periodo della fioritura, sino alla completa caduta dei petali. Le associazioni degli apicultori stanno impegnandosi al fine d'inserire le api tra le "specie protette" e il WWF, nel caso che uno sciame d'api si rifugi in un luogo abitato, consiglia di rivolgersi all'ASSOCIAZIONE APICOLTORI PROVINCIA DI MILANO tel. 02 58302164. I vigili del fuoco volontari di Inveruno, attivabili attraverso il 115, sono disponibili per tutti gli altri casi d'immediato pericolo per le persone.