“Presto, correte: c’è un incendio al Torno”. Ma per fortuna è solo un’esercitazione. La tradizione che si rinnova e così anche quest’anno all’istituto d’istruzione superiore di Castano Primo non potevano certo mancare la Protezione civile di Turbigo, la squadra antincendio boschivo del Parco del Ticino ed i volontari della Croce Azzurra di Buscate. Dalla teoria alla pratica, “Come si muovono i soccorritori in caso di emergenza?”; “Quali le tecniche utilizzate? E quali i macchinari a disposizione?”. Chiedetelo direttamente agli studenti. “Tra i vari progetti che come scuola cerchiamo di portare avanti annualmente, ci sono appunto gli incontri e le lezioni con la Protezione Civile e la Croce Azzurra, coinvolgendo di volta in volta classi differenti e studenti di diverse età (adesso è toccato, ad esempio, alle terze del liceo delle Scienze Umane e del Costruttivo) – spiegano il dirigente scolastico Luciano Marzorati ed il professore di educazione fisica Michele Zanmarchi, da cinque anni promotore dell’attività – L’occasione per confrontarsi, imparare e conoscere da vicino l’importante servizio che le due realtà svolgono quotidianamente e come comportarsi in caso di necessità e pericolo”. Si è cominciato, allora, durante l’anno, con tre conferenze che hanno permesso a volontari ed alunni di approfondire le tematiche “il sistema del Parco del Ticino ed il suo habitat”, quindi per le procedure antincendio e i primi interventi di pronto soccorso e infine i problemi causati sul territorio dal dissesto idrogeologico. Ma, “il pezzo forte” dell’iniziativa sono state certamente l’esercitazione pratica vera e propria, lo spiegamento di mezzi motorizzati e l’allestimento di un campo base con tanto di tende da campo. “Un momento certamente particolare – continua dal Torno – dove gli studenti sono stati chiamati prima a spegnere un incendio divampato “ad arte” nel cortile adiacente alla pista di atletica, poi a soccorrere un loro coetaneo rimasto coinvolto in un incidente col motorino. Fortunatamente era tutto finto, comunque i nostri allievi se la sono cavata davvero egregiamente, meritando il plauso dei volontari che scherzando hanno ribadito “Potremmo assumerli tutti”.