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Fuori campo

Un 'super' Napoli stoppa la Juve

Bianconeri sconfitti, ma il vantaggio in classifica è tanto. Riialza la testa il Milan, che travolge il Chievo, mentre non va oltre il pareggio l'Inter contro un buon Livorno.

Il primo anticipo della 31esima di Serie A vede la vittoria dell’ATALANTA per 2 a 0 in casa del BOLOGNA. Il match è già chiuso nel primo tempo, con due reti nel giro di pochi minuti di marca atalantina. E’ prima De Luca a trovare abilmente spazio al limite dell’area per insaccare l’1 a 0 e poi Estigarribia, a seguito di una bella triangolazione con lo stesso De Luca, che realizza il 2 a 0 con un preciso e potente tiro da fuori area. Nonostante la reazione del Bologna, che si fa più preciso nei passaggi e nella costruzione di gioco durante la ripresa, con la buona prova di Christodoulopoulos, il risultato non cambia, per la sconfitta finale.
Tre punti importantissimi per il MILAN, che sconfigge per 3 a 0 il CHIEVO VERONA. Partita senza storia per gli ospiti, costretti a subire il gioco avversario, con i rossoneri che sfruttano bene tutti gli spazi del campo, con Taraabt a sinistra, ben supportato da Kakà e Balotelli, a fronte degli attaccanti avversari raramente pericolosi e in ombra per tutto l’arco del match. Il gol è nell’aria e si materializza su sviluppo di un calcio d’angolo a firma di Balotelli con giocata aerea, servito da Rami. Il Milan continua ad attaccare, con il Chievo che ha difficoltà a superare la propria metà campo, subendo il raddoppio grazie alla buona giocata di Honda che supera la difesa e serve per Kakà che porta i suoi sul 2 a 0. La ripresa vede ancora il brasiliano protagonista, che firma la sua doppietta personale con un bel tiro a giro che si infila all’incrocio dei pali per il 3 a 0 finale, con un Milan che convince per il buon gioco e la prestazione positiva mostrata in campo.
Il lunch match vede la ROMA imporsi sul SASSUOLO per 2 a 0. Partono bene i giallorossi, con Florenzi e Destro a costruire una potenziale azione da gol, ma è bravo Mendes a respingere, a fronte del pericolo che scaturisce dal tiro di Cannavaro, deviato in angolo da De Rossi. Ecco però che la partita cambia rotta: è bravo Naingollan a rubare palla a Missiroli e a servire Destro che realizza l’1 a 0. Il gol galvanizza la Roma, che continua ad attaccare con insistenza, dominando il match, con i soliti Destro e Gervinho a sfiorare il raddoppio, ma è pronto Mendes a fermarli. Dilaga la Roma, che, dopo un'altra minaccia su diagonale di Florenzi, è abile a sfruttare una disattenzione difensiva avversaria di Mendes, con Taddei che serve Totti, che a sua volta fa arrivare la palla a Bastos, che sigla così il 2 a 0 finale.
Finisce sullo 0 a 0 la sfida tra SAMPDORIA e FIORENTINA. Gara che offre molto spettacolo: tante le occasioni di gioco prodotte su ambo i fronti, con le reti che però non si materializzano. E’ subito De Silvestri a farsi pericoloso, servendo Eder, che però manca lo specchio, a cui segue la buona punizione di Gabbiadini. Entra in scena anche la viola, che cresce di gioco e di intensità, e risponde con un buon destro di Mati Fernandez, fuori di poco. La ripresa vede la buona prestazione di Soriano, che serve Lopez, ma Neto non lo fa passare, con De Silvestri che sfiora l’incrocio dei pali. Replica la Fiorentina con le accelerazioni di Cuadrado e le pericolose giocate di Borja Valero. E’ un botta e risposta: la Samp non molla, con le buone prestazioni di Palombo e Berardi, oltre che del solito Soriano, così come la viola, vicina al vantaggio con un missile di Vargas e un colpo di testa di Matri. Il risultato però non cambia e vede l’espulsione di Mihajlovic per polemiche nel finale.
Vince per 3 a 2 la LAZIO contro il PARMA. Partita dalle belle emozioni, con i biancocelesti guidati dall’ottimo Klose, che si fanno subito pericolosi sulla destra, con Candreva che serve Lulic, che realizza l’1 a 0. Anche il Parma, dal canto suo, parte forte, mettendo in difficoltà gli avversari, muovendo veloce la palla, grazie alle buone giocate di Cassano, con Schelotto che sfiora il gol, che non tarda ad arrivare. Dopo un’azione impostata da Acquah, con la respinta di Marchetti, è Biabiany che insacca di testa l’1 a 1. La ripresa vede la Lazio vicinissima al raddoppio, su contropiede, ma è pronto Mirante a non farsi sorprendere. Il gol è però nell’aria e, complice anche l’ingresso di Keita, si materializza con Klose, che porta i suoi sul 2 a 1. Ma i gialloblu non mollano, risultando per loro positiva l’entrata di Palladino, a cui segue l’autogol di Ciani, che riporta il risultato sul pareggio. Nel finale, entrambe le compagini si giocano il tutto e per tutto, con il 3 a 2 che arriva a firma di Candreva, che lascia l’amaro in bocca alla squadra di Donadoni.
Esce sconfitto il GENOA in casa del VERONA per 3 a 0. Sono i rossoblu a sfiorare la rete con Centurion, a cui risponde Cacciatore su sviluppo di un calcio d’angolo, che segna, ma si vede la rete annullata per posizione irregolare. Insiste il Verona, che riesce a passare in vantaggio grazie a Donadel con un bel destro, con il Genoa che fatica a costruire delle buone ripartenze e a rendersi pericoloso, subendo il gioco avversario. Neppure l’espulsione di Albertazzi cambia la situazione, tanto che i padroni di casa non mollano un colpo e vanno ancora a segno per ben due volte, sempre nel secondo tempo, con Toni, che realizza prima su assist di Marquinho e poi di Agostini, per il meritato 3 a 0 finale.
Importante vittoria per il TORINO che si impone sul CAGLIARI per 2 a 1. Primo tempo che non regala grandi emozioni, con una occasione per parte. I sardi provano a colpire con la velocità e la pericolosità di Nenè, a cui segue la giocata di Pisano, che mette palla in mezzo, ma Eriksson non riesce a calciare. Di contro, il Toro non resta a guardare, cercando la rete con Meggiorini, che non arriva sull’assist di Vives. La partita cambia piega sul finire del primo tempo, con il Toro che passa in vantaggio grazie a un assist di Cerci a pennello per El Kaddouri che realizza. La ripresa è più dinamica, con i padroni di casa che continuano a farsi pericolosi con Meggiorini, e Darmian ancora a servire per El Kaddouri che però non concretizza. Ecco che il raddoppio si manifesta con Cerci che non sbaglia su assist di Vives. I sardi cercano la reazione, ma nonostante il gol realizzato da Nenè, servito da Pisano, il risultato non cambia, per la meritata vittoria finale granata.
Si chiude per 2 a 0 l’attesa sfida tra NAPOLI e JUVENTUS. Sontuosa prestazione degli azzurri, aggressivissimi sin da subito, abili nell’orchestrare una rapida e imprevedibile manovra, con un preciso palleggio palla a terra, numerosi scambi e rapidi uno-due. Henrique è autore di gran prova sulla fascia destra, con tanta spinta e numerosi interessanti traversoni messi nel mezzo, mentre Insigne è una spina nel fianco per Caceres sulla fascia sinistra, con continue accelerazioni e imprevedibili uno contro uno, ad esaltarsi in un collettivo che fuziona a meraviglia. Pochi minuti e si registra già la prima grande occasione con una conclusione deviata di Inler, con la carambola che porta Callejon a calciare a botta sicura, con Buffon strepitoso nell’intervento, cui segue una rete giustamente annullata a Hamsik per fuorigioco. Continuano le occasioni del Napoli, con un bell’assist di Henrique per Hamsik, il cui tiro è sventato da un altro grande intervento di Buffon, con Insigne imprendibile sulla fascia a pescare il gran taglio di Callejon con un grande assist, con lo spagnolo che calcia a tu per tu con il portiere che riesce solo a deviare il pallone, per l’1 a 0. La Juve non è assolutamente pervenuta, faticando in ogni zona del campo, ed in particolar modo in mediana. Pirlo non riesce a costruire gioco, mal assistito dagli abulici Pogba e Vidal, che faticano anche in fase offensiva con rarissime incursioni, al pari degli esterni bassi e in costante ripiegamento difensivo e delle punte, lente e impalpabili, che faticano a tener palla, e ad aprire il gioco per i compagni. Nella ripresa, i bianconeri provano a riaprire l’incontro, attaccando con insistenza e allargando la difesa del Napoli, cercano di aprire il gioco sulle fasce, dove Isla,Vidal e Lichtsteiner crossano con continuità cercando le punte. La difesa avversaria è attenta e regge l’urto, con con Ghoulam ottimo nelle due fasi, e il duo Insigne Callejon che alterna preziose giocate offensive a generosissimi ripiegamenti difensivi. Dopo un tentativo in contropiede di Hamsik, il cui interno destro è preciso, ma troppo debole per impensierire Buffon, è il neo entrato Pandev, servito da un preciso rinvio di Reina, a girare per Mertens, che resiste a Marchisio e scarica un gran destro che si infila nell’angolino, sancendo una netta vittoria che aumenta ancor di più il rammarico dei partenopei nell’aver perso moltissimi punti per cali di tensione e intensità nel corso del campionato, soprattutto con le piccole, senza potersela così giocare fino in fondo per lo scudetto.
Si chiude per 1 a 0 la sfida tra UDINESE e CATANIA. Partita generosissima da parte degli etnei, che mettono tutto in campo, cercando la rete a più riprese, attaccando spesso a pieno organico. Sono Keko, bravo tra le linee e pericoloso in uno contro uno, e Plasil, temibile in inserimento, a meritare una citazione su tutti, nonostante la buona prova dell’intero undici etneo. Non mancano le occasioni, con due clamorose a firma Plasil che prima coglie la traversa e poi vede il suo potente destro sventato da Scuffet. L’Udinese soffre costantemente gli avversari, tentando quasi unicamente di ripartire con la velocità di Di Natale e Lopez, che si fanno pericolosi in contropiede (gran parata di Andujar su Di Natale su doppia conclusione nella stessa azione) con Lopez che si divora un gol fatto mancando sotto porta l’impatto col pallone. Nella ripresa, i friulani hanno il merito di concretizzare dopo pochi minuti con Di Natale, che, su splendida azione in velocità, schiaccia a rete su bel cross di Pereyra l’1 a 0. a differenza del Catania che, fino a quel momento, aveva dominato su larghi tratti nel gioco, senza però trovare la rete. Dopo il gol, scaturisce l’assedio etneo, che non porta al pari grazie al portentoso classe’96 Scuffet, ancora autore di una gran prova tra i pali, paragonato da molti addirittura al primo Buffon, compiendo grandissimi interventi su una bella conclusione da fuori di Monzon, un sinistro piazzato di Lodi. E’ poi strepitoso nello sventare un potente colpo di testa di Bergessio e una deviazione sotto porta di Barrientos, blindando la porta e il risultato finale che suona per il Catania come una caduta pressoché definitiva verso la serie cadetta.
Finisce per 2 a 2 il posticipo tra LIVORNO e INTER. Primo tempo a bassi ritmi, con l’Inter che gestisce il possesso palla faticando però a pungere, con il solo Hernanes che prova a inventare la giocata vincente, al quale risponde un Livorno ordinato e ben messo in campo, che difende attentamente per poi tentare di ripartire. Unici acuti, una punizione di Emerson ben sventata da Handanovic, e un sinistro a giro di Hernanes, fuori per centimetri, prima che l’Inter trovi il micidiale uno-due, prima con Hernanes, che insacca su un mancato controllo di Icardi su una palla messa in mezzo da Palacio, con lo stesso Palacio che insacca con un gran destro il 2 a 0 su cross di Jonathan. Nella ripresa, l’Inter ha subito una grande occasione, con Palacio il cui destro è respinto da Bardi, con il Livorno che trova poco dopo l’eurogol di Paulinho che, da corner, gira in rete con un destro di rara bellezza e precisione, che riaccende le speranze del Livorno.,I cambi Duncan e Paulinho danno maggior spinta e peso offensivo, con l’Inter che, in contropiede, spreca diverse grandi occasioni (la più clamorosa è la doppia occasione Icardi-Guarin con il colombiano che calcia sull’esterno della rete al posto che servire tre compagni liberi in aria). Gli errori dell’Inter le costano caro, con Guarin ancora protagonista in negativo, servendo un inspiegabile retro passaggio per Samuel, con Emeghara che legge la situazione e scatta in velocità superando l’argentino per poi concludere freddamente sul primo palo per il 2 a 2 finale che suona di ennesima beffa per i nerazzurri.
In conclusione, il Napoli arresta la corsa della Juventus, che resta comunque sola in vetta a più 11 dalla Roma, seconda in classifica, che vince contro il Sassuolo. Sorprende il Milan, che conquista i tre punti travolgendo il Chievo, così come la Lazio, al termine di una bella gara col Parma. Pareggia la Fiorentina, così come l'Inter, con la lotta Europa League che resta accesa.

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