Erano anni che stazionava, malconcia, con l’eterno interrogativo: “quando faranno i lavori?”. Se lo sono chiesto i cittadini di via San Rocco.
Erano anni che stazionava, malconcia, con l’eterno interrogativo: “quando faranno i lavori?”. Se lo sono chiesto i cittadini di via San Rocco, ma non solo che, su un’idea dell’Ecoistituto Valle del Ticino, hanno organizzato una (dis)obbedienza: “Abbiamo piantato questa siepe perché pensiamo che un gesto, anche piccolo, conta più di mille parole - si legge nel cartello esplicativo - Certo una siepe è una piccola cosa. E’ un piccolo segno di impegno in prima persona di noi cittadini. Una necessaria (dis)obbedienza civile al degrado di un luogo. Per questo saremo ben felici di vedere ben altri interventi, a partire dalla completa rimozione di questa inguardabile rete rossa, e soprattutto dal recupero delle facciate dei palazzi storici. Il decoro di un paese non è proprietà privata, ma un bene pubblico irrinunciabile. Per essere preservato ha bisogno di sensibilità civica, (a partire da quella degli stessi proprietari), come ha bisogno di atti istituzionali, ma ha altrettanto bisogno di partecipazione e di piccoli atti concreti che dimostrino che i cittadini sanno andare al di là del mugugno e sanno “voler bene” al proprio paese. C’è molto da fare, facciamolo insieme”.