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Magnago

Mamma e bimba intossicate dal monossido

L'intervento, stamattina, in un'abitazione della frazione di Bienate. Sul posto la Croce Azzurra di Buscate e Vanzaghello, l'automedica e i pompieri di Legnano. Mamma e figlia sottoposte a camera iperbarica. Il papà a terapia di ossigenazione.

Una bambina e la mamma trasferite in camera iperbarica. Tutto sarebbe partito sembra dal malfunzionamento della caldaia o comunque di una stufa (nelle prossime ore si avranno certamente dettagli più precisi), perché fin dal loro arrivo sul posto non ci sono stati praticamente dubbi sul fatto che fossero di fronte ad un’improvvisa perdita appunto dall’apparecchio. Quando, insomma, prima i mezzi del 118, poi i vigili del fuoco sono entrati, subito è stato chiaro che c’era nell’aria il monossido di carbonio e la conferma è giunta dagli accertamenti effettuati dal nucleo Nbcr dei pompieri. L’allarme, stamattina, in un’abitazione privata di via Delle Robinie a Bienate, frazione di Magnago. Erano all’incirca le 9.30, in casa c’erano la mamma con la figlia (di 10 anni quest’anno) quando proprio la stessa donna ha iniziato ad accusare un senso di malessere generale. Nausea, vomito e spossatezza, che facevano presagire che ci fosse qualcosa di strano, così, senza perdere tempo, ha telefonato al 118 (informando, contemporaneamente, il marito che in quel momento si trovava al lavoro). E, una volta sul posto, i mezzi di soccorso (le ambulanze della Croce Azzurra partite dalle sedi di Buscate e Vanzaghello, l’automedica ed i vigili del fuoco di Legnano) si sono resi conto che, appunto, le stanze erano in gran parte invase dal monossido. Il tempo, allora, di svolgere tutti i controlli specifici, che la mamma e la bimba sono state trasportate in ospedale, per (come avviene in simili casi) il necessario trattamento con la camera iperbarica (lo stesso per il papà, rientrato subito, e invitato a recarsi al nosocomio per sottoporsi ad ossigenazione). Mentre i pompieri legnanesi ed il reparto Nbcr hanno proseguito la loro attività di verifica all’interno della struttura, per liberare l’abitazione dal monossido di carbonio fuoriuscito e per accertarsi che non ci fossero altre perdite. Dopo un paio d’ore la situazione è tornata alla normalità.

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